Disabili picchiati e umiliati sui social: quattro condanne a Licata

Presi di mira dai quattro uomini, tre disabili di Licata hanno subito umiliazioni e violenze continue. I video degli episodi venivano inoltre postati sui social con fare derisorio

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Tortura, sequestro di persona e violazione di domicilio: questi i reati, commessi ai danni di alcuni disabili, da quattro giovani di Licata (Agrigento), ora condannati. I fatti risalgono allo scorso anno, ma sono venuti alla luce nel mese di gennaio scorso, quando i carabinieri hanno arrestato i quattro.

Vittime delle loro violenze erano tre disabili psichici, che hanno trovato la forza di riferire ai carabinieri quanto subito. I quattro uomini li avevano presi di mira con violenze e umiliazioni, acuite dal fatto che simili episodi fossero filmati e poi condivisi sui social.

Violenze e umiliazioni ai danni di tre disabili

Alcuni filmati mostrano le vittime trascinate, legate con nastro adesivo, picchiate con calci e pugni. In alcuni casi si aggiungono anche bastonate e minacce di morte. Secchi in testa o vernice sul volto completavano a volte il quadro di umiliazione ai danni delle vittime. I video venivano poi postati con fare derisorio sui social.

Al termine del processo di primo grado svolto con rito abbreviato, il giudice per le udienze preliminare di Agrigento, Francesco Provenzano, ha dunque condannato i quattro imputati. Pena più alta ad Antonio Casaccio, 26 anni, condannato a 9 anni. Condanna a 8 anni per il 25enne Jason Lauria; infine 7 anni per Gianluca Sortino, 23 anni, e Angelo Sortino, 36 anni.

Il tribunale ha infine disposto il pagamento di una provvisionale di oltre 35 mila euro alle vittime, come risarcimento danni.

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