Palermo rischia di ripiombare in un nuova emergenza rifiuti. Nel capoluogo siciliano infatti, le discariche stradali continuano a moltiplicarsi in numeri e proporzioni. A popolare maggiormente i marciapiedi però sono i rifiuti ingombranti. Un ammasso di mobilio, materassi ed ogni qual genere di suppelletile domestico che a volte creano delle Bellolampo in miniatura. Come nel caso di via Enrico Mattei, dove l’immondizia, unitasi agli arredi, è andata a comporre un lunghissimo spartitraffico di rifiuti, alto fino a due metri. Una situazione segnalata da un cittadino, Antonino Pilo, che con il suo sit-in sotto il sole cocente di Palermo ha evidenziato un quadro di degrado che va avanti da anni. Il vero tema è purtroppo questo: la ciclicità di questa discariche abusive. Come quella di via Messina Montagne, che ha preso fuoco nella giornata di sabato, costringendo alla chiusura del raccordo autostradale che porta alla A19.
Isole inquinanti vere e proprie, in cui si verificano decine di conferimenti illegali, a volte generate anche a causa del “contributo” di abitanti dell’hinterland. Il tutto genera un tanfo indiscrevibile con le parole, a cui si aggiungono insetti e topi a popolare l’area. Così come accaduto in via Rocky Marciano, allo Zen 2, dove vi abbiamo documentato la presenza di pulci e zecche all’interno delle case. Sul posto si è reso necessario un intervento di Rap, che ha bonificato l’area ripristinando lo stato dei luoghi. Ma è chiaro che non si può agire sempre in emergenza, soprattutto su un tema come quello della gestione dei rifiuti ingombranti. Queste cataste, oltre a costituire un pugno in un occhio per il decoro urbano, molto spesso vengono date alle fiamme da incivili, causando l’emissione nell’atmosfera di agenti chimici tossici, come ad esempio la diossina. Intanto, il sindaco Leoluca Orlando ha convocato per oggi pomeriggio una conferenza stampa sugli argomenti, affrontati in Commissione d’inchiesta, sul ciclo dei rifiuti.
Tra le principali richieste dei cittadini residenti nella zone colpite vi è quella dell’installazione delle telecamere e di maggiori controlli. A domanda posta dalla nostra redazione, l’assessore al Ramo Sergio Marino ha così commentato sul tema dei rifiuti ingombranti. “Noi stiamo continuando con le attività di vigilanza, con la polizia municipali, pur con le difficoltà dovute al fatto che c’è un malcostume molto diffuso, per cui non siamo nelle condizioni di controllare tutte le strade della città in cui avvengono tutti questi conferimenti irregolari. Inoltre, abbiamo un impianto di trattamento, progettato da Rap e finanziato con fondi, Pon dei rifiuti ingombranti a Bellolampo. Questa cosa ci farà risparmiare diversi milioni di euro”.
Sui controlli, Marino è realista: “Ma quanti vigili ci vogliono? A Palermo non esiste solo il problema dei rifiuti. Vi è per esempio anche la movida e tanto altro. E’ impossibile pensare di risolvere tutto con la vigilanza. E’ un problema principalmente educativo. La gente deve capire che deve conferire nel mondo giusto. Non è normale che Palermo sia così”. Sullo stato di Rap “siamo in continuo aggiornamento. Stiamo lavorando sulle cose già dette. Il Pef Tari è in consiglio comunale. Una volta approvato, la situazione economica si sblocca. Così come la ricapitolarizzazione, anch’essa in avanzata fase di definizione”.