In un momento storico in cui purtroppo il Covid prosegue a farla da padrone, non bisogna dimenticare l’esistenza di altre patologie, più o meno gravi, che se non curate adeguatamente e per tempo rischiano di avere complicazioni letali. Alcune di queste, come il diabete, richiedono farmaci e accessori specifici che vanno acquistati e sostituiti con regolare scadenza periodica. Tuttavia pare, dalle segnalazioni che riceviamo, che qualcosa stia iniziando a funzionare meno bene rispetto al passato, in particolare nel meccanismo del rilascio dei “token”. Gli utenti lamentano mancate risposte da parte dell’Asp, e di conseguenza sono impossibilitati a ottenere per tempo ciò di cui hanno bisogno per curarsi.
Mi sono recentemente recato, per chiedere spiegazioni, dal dottor Gaetano Buccheri dell’Asp di via La Loggia, che è colui che, almeno fino a poco tempo fa, si occupava in toto dell’ufficio token – racconta a Palermo Live Ruggero Torre, diabetico e presidente dell’associazione “Sos Diabete” -. Il token, una volta ritirato, attraverso un codice a barre, consente di recarsi in farmacia a ritirare medicine e accessori di cui si ha bisogno. E questo avviene non solo per i diabetici, ma per tutte le patologie.
Prima della pandemia – prosegue Torre – per ritirare il token ci si poteva recare direttamente negli uffici Asp. Dopo invece le regole sono cambiate, e la procedura si svolge via email. Tuttavia, e questo è il problema, ci sono uffici che rispondono ed altri no. Ad esempio, l’Asp della Guadagna non risponde mai. Il dott.Buccheri sostiene che, diversamente da prima, non è lui che si occupa più di tutti i dipartimenti, ma c’è un medico di riferimento per ogni struttura.
Tutti parliamo di Covid, ma dopo il Covid, come tasso di mortalità, al secondo posto c’è il diabete, nonostante nessuno ne parli. Non riusciamo a curarci, non riusciamo ad avere aghi per fare l’insulina, aghetti per misurare la glicemia e soprattutto le striscette. Quindi non possiamo misurare la glicemia, e alcuni sono costretti ad utilizzare più volte lo stesso ago per l’insulina, cosa che non si dovrebbe assolutamente fare.
Ciò che chiediamo è l’eliminazione del token, meccanismo che così strutturato è solo una perdita di tempo. Devi contattare gli uffici, ti devono rispondere e solo dopo puoi andare a ritirare ciò che ti serve per curarti. In altre regioni, come nel Lazio, si prende la richiesta del diabetologo, o di altri specialisti, e si va direttamente in farmacia. Abbiamo inviato una richiesta formale alla dottoressa Daniela Faraoni (Direttore Generale dell’Azienda Sanitaria Provinciale di Palermo, ndr) affinché venga superata questa inutile e dannosa burocrazia.”