Disservizi da Covid:quando rinnovare la carta d’identità diviene un’Odissea

Un apparato burocratico di per sè scricchiolante, al tempo del Covid diviene delirante. La testimonianza di una cittadina palermitana.

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Vivere in tempo di pandemia non vuole dire soltanto guardarsi bene dal toccare oggetti quando ci si trova fuori casa oltre che mantenere la giusta distanza dagli altri. Ad esempio, riguardo gli endemici disservizi degli uffici pubblici, al tempo del Covid molti hanno subito ulteriori complicazioni. A darcene testimonianza è Daniela D’Anna che, raggiunta da Palermo Live ci racconta la sua Odissea. “Il mio caso è sintomatico di quanto fragile sia l’ingranaggio di certa amministrazione pubblica nella nostra città. E parlo di un servizio basilare quale il rilascio della carta d’identità.” Per semplificare una procedura, comprensibilmente complicata dall’emergenza sanitaria in atto, si spera possa venire incontro la tecnologia, e invece. “Mi sono attivata per richiedere la carta d’idenità on line, con il Miur che mi ha rimandato al Comune. Da quì l’invito a fare la prenotazione direttamente tramite pc. Già questa un’anomalia, in quanto non è detto che tutti quanti posseggano una connessione internet.”

A Palermo la burocrazia di molti uffici pubblici porta gli utenti all’esasperazione

ALLE CALENDE GRECHE

Ma è la data fissata che fa rimanere basita la signora D’Anna. “Non poteva essere altrimenti, considerato che il primo giorno disponibile per il rinnovo della carta d’identità era il 5 agosto del 2021. Considerato che la mia è scaduta l’8 marzo, significherebbe rimanere senza foglio di riconoscimento per la bellezza di cinque mesi. Per non parlare del secondo appuntamento, addirittura fissato per il mese di aprile del 2022.” Prendere in considerazione tempi tanto lunghi, con il rischio, nel frattempo, di beccarsi una multa per colpe non proprie non è possibile. Motivo per il quale, Daniela D’Anna opta per l’altra possibilità data dal sito del Comune, ovvero il turno fisico. Anche in questo caso la situazione non migliora, anzi. “Tra i tre distaccamenti proposti, scelgo di andare presso quello della Noce dove mi ritrovo con altre tre persone. Quì, nonostante il turno fosse fisico, non mi viene concessa consulenza per mancanza di appuntamento. Ciò che mi viene richiesto è di inviare una mail tramite pec.”

PAGARE PER OTTENERE

Stessa cosa con il rinnovo dei pass delle mie due vetture, entrambi scaduti a gennaio. Anche in questo caso niente da fare, a meno di pagare 140 euro ad un’agenzia privata anzichè i 25 euro previsti.” Pensare a questo punto che ci siano turni privilegiati non è un’ipotesi tanto peregrina. “Chiaro, visto che se pago profumatamente un’agenzia privata ottengo subito il rinnovo, viceversa devo attendere fino ad agosto del 2021.” Da qui il rifiuto della signora D’Anna di optare per una via preferenziale in quanto “la trovo una decisione ingiusta se non sconvolgente. Lavorando presso un’azienda municipalizzata, capisco quanto sia necessario prendere tutte le precauzioni del caso. Ma, al contempo, nel caso del nostro ufficio, abbiamo messo a disposizione dell’utenza un numero verde che bypassa l’eventuale strumento mancante.