Dj accoltellato dal padre: “Lo perdono per il folle gesto e prego per lui”

padre

Dopo 4 giorni di silenzio, arriva un messaggio dal deejay Joseph Capriati, il 33enne accoltellato dal padre e finito all’ospedale di Caserta in pericolo di vita.

“Sono vivo, e grazie a Dio posso raccontarlo. Ringrazio dal profondo del mio cuore tutti voi, i miei parenti, amici, conoscenti, e i tantissimi DJ e promoter che mi hanno dimostrato così tanto affetto in questi giorni. Sono commosso. Non sono ancora riuscito a leggere e rispondere i messaggi ma lo farò tra qualche giorno quando starò meglio. Fino a stamattina non avevo nemmeno la forza di parlare, ma dicono i medici che il peggio è passato ormai”.

“PERDONO MIO PADRE E PREGO PER LUI”

Un pensiero anche per il padre, 61enne, oggi ristretto agli arresti domiciliari per tentato omicidio. “Chiedo solo una cosa se è possibile, un po’ di rispetto nei confronti di mio padre e della mia famiglia, poiché ne io e ne nessuno di voi ha il potere e il dovere di giudicare ciò che è accaduto. I drammi familiari sono all’ordine del giorno, e soprattutto attenzione alla stampa poiché come ben sapete le notizie sono spesso confuse e poco veritiere. Perdono mio padre per il folle gesto e prego tanto per lui. Ora penso a guarire. A presto”.

L’ACCADUTO

Il ferimento del deejay, secondo una prima ricostruzione dei fatti, è avvenuto la sera del 9 gennaio e sarebbe scaturito dopo una lite per futili motivi, poi degenerata. Il diverbio avrebbe coinvolto il giovane ed anche altri componenti della famiglia. Il padre a quel punto avrebbe afferrato un coltello da cucina, colpendo al torace il figlio. I poliziotti hanno poi trovato e sequestrato l’arma. Capriati solitamente vive in Spagna, ma da quando è scoppiata la pandemia, anche a causa del blocco del lavoro, era tornato nella casa paterna a Caserta.