Documenti falsi per i Ristori: sequestrati due distributori di benzina

Denunciati due imprenditori palermitani

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Inchiesta della Guardia di Finanza di Palermo sui Ristori per l’emergenza Coronavirus; sequestrati due distributori di benzina in città, appartenenti a Alessio Amico 30enne e Davide Montagna 32 anni. Avrebbero intascato i soldi destinati a chi è stato colpito dall’emergenza Covid presentando documenti falsi.

Il “decreto rilancio” è in vigore dallo scorso maggio: sono dei contributi a fondo perduto che il governo Conte ha introdotto per aiutare quegli imprenditori colpiti duramente dal lockdown di marzo. Per poter usufruire dei Ristori, gli imprenditori dovevano presentare domanda via telematica all’Agenzia delle Entrate, indicando i requisiti generali. Tra questi c’era quello di aver conseguito nel 2019 ricavi inferiori a 5 milioni.

I due indagati avrebbero dichiarato nell’istanza un fatturato 10 volte inferiore a quello reale. Ad Amico sono stati sequestrati poco più di 34 mila euro dei 69 mila ricevuti; invece a Montagna sequestrata l’intera somma, pari a 55 mila euro. Quest’ultimo non avrebbe avuto diritto a nessun contributo poiché il suo fatturato aveva superato i cinque milioni di euro. I due imprenditori sono stati denunciati per il reato di indebita percezione di erogazione a danno dello Stato.

Inoltre, queste due inchieste sarebbero solo le prime. Infatti, i finanzieri hanno sotto controllo altre pratiche. L’obiettivo è “assicurare, soprattutto in questo periodo di grave emergenza sanitaria e economica nel nostro Paese, la tutela degli operatori economici onesti e rispettosi delle regole“. Queste le parole del colonnello Gianluca Angelini.