Palermo torna zona arancione: bar, ristoranti, spostamenti, cosa cambia
Anche Palermo in zona arancione: tutte le regole da seguire
Palermo da domani (giovedì 29 aprile) diventa zona arancione. Cosa cambia nel capoluogo siciliano? Gli spostamenti saranno possibili solo all’interno del proprio Comune. Dalle 22 alle 5 del mattino vietato qualsiasi movimento anche all’interno della propria città, eccetto per motivi di salute o lavoro. Consentite le visite ad amici e parenti.
BAR E RISTORANTI
Sospesa l’attività di ristorazione nei bar, pasticcerie, ristoranti e pub: non si potrà più consumare al banco e nemmeno al tavolo. Fino alle 18 consentito l’asporto mentre rimane senza limiti di orario il servizio a domicilio.
NEGOZI E CENTRI COMMERCIALI
I negozi saranno aperti con ingressi contingentati. Nel fine settimana e nei festivi e pre festivi i centri commerciali resteranno chiusi; al suo interno rimangono aperti i beni di prima necessità come i supermercati, farmacie e parafarmacie.
ATTIVITA’ MOTORIA O SPORTIVA
In zona arancione è consentito svolgere attività sportiva o attività motoria all’aperto, anche presso aree attrezzate e parchi pubblici, purché comunque nel rispetto della distanza di sicurezza interpersonale di almeno 2 metri per l’attività sportiva, salvo che sia necessaria la presenza di un accompagnatore per i minori o per le persone non completamente autosufficienti. E’ consentito recarsi presso centri e circoli sportivi, pubblici e privati, del proprio comune o, in assenza di tali strutture, in comuni limitrofi, per svolgere esclusivamente all’aperto attività sportiva di base. E’ interdetto l’uso di spogliatoi interni nei circoli.
SCUOLA
“Dal 26 aprile e fino alla fine dell’anno scolastico si torna in classe anche nelle scuole superiori (secondarie di secondo grado). La presenza è garantita in zona rossa dal 50% al 75%. In zona gialla e arancione dal 70% al 100%” ha reso noto Palazzo Chigi. Per quanto riguarda l’università, “dal 26 aprile al 31 luglio nelle zone gialle e arancioni le attività si svolgono prioritariamente in presenza. Nelle zone rosse si raccomanda di favorire in particolare la presenza degli studenti del primo anno”.