Donna al pronto soccorso da quasi due settimane, “Ordinaria follia”
La denuncia arriva dal capogruppo della Dc all’Ars Carmelo Pace
La situazione degli ospedali siciliani è critica soprattutto per la mancanza di organizzazione e di posti letto. Ad esempio una signora di nome Giovanna da 13 giorni si trova al pronto soccorso dell’ospedale di Sciacca perché non riesce ad essere ricoverata nel reparto di Medicina generale. “Chissà tra quanti giorni potrà essere trasferita – dichiara il capogruppo della Dc all’Ars Carmelo Pace -. È una vicenda di ordinaria follia, non solo a Sciacca, ma anche in altri pronto soccorso della Sicilia. Non è questa la sanità che vogliamo”.
Ospedali in Sicilia, potenziare i pronto soccorso
“Occorre rivedere tutta la rete ospedaliera siciliana, potenziare i pronto soccorso e riaprirli dove sono stati soppressi. Occorre, inoltre, procedere immediatamente ad una riconversione degli ospedali Covid, pur mantenendo spazi dedicati ai pazienti positivi. Non possiamo più – continua l’onorevole Pace – permettere che pazienti affetti da patologie ‘ordinarie’ rimangano per giorni al pronto soccorso o vengano dirottati in strutture ospedaliere spesso lontane diverse decine di chilometri di distanza. Se il reparto di Medicina fosse tornato ad assolvere alle sue normali funzioni, la signora Giovanna non sarebbe ancora al pronto
soccorso”.
“Non accetteremo più diktat da parte dei dirigenti regionali, la salute viene al primo posto e va tutelata sempre, in qualunque circostanza e in tutto il territorio siciliano. Non ci devono essere pazienti e comuni di serie A e altri di serie B, il diritto alla salute è di tutti.
Ho chiesto, pertanto, al mio partito e alla maggioranza di essere inserito in Commissione Sanità all’Ars, in maniera tale da poter monitorare in prima persona la situazione della sanità siciliana e poter compiere quelle scelte per ridare dignità al paziente, colmare le carenze strutturali, organizzative, del personale ed evitare che si verifichino in futuro vicende come quella della signora Giovanna e di tanti altri pazienti siciliani”, conclude l’onorevole Pace.