Donna investita sulle strisce pedonali in via Roma: “Strada tra le più pericolose di Palermo”
Una donna è stata investita da un’auto in via Roma, a Palermo, mentre stava attraversando sulle strisce pedonali. È accaduto nei pressi di Piazza San Domenico. Soccorsa subito da alcuni passanti, la donna è stata trasportata al pronto soccorso dell’ospedale Civico. Le sue condizioni non sarebbero gravi.
Investita in via Roma: “Strada con più alto numero di incidenti”
“Apprendiamo con rammarico la notizia dell’ennesimo incidente su via Roma: un altro pedone investito mentre attraversa le strisce pedonali. Ricordiamo che via Roma, in base agli open data pubblicati sul sito istituzionale del Comune di Palermo, è la via del centro storico col più alto numero di incidenti (e tra le prime tre più pericolose dell’intera città)”, Così in una nota il Comitato per una mobilità davvero sostenibile anche a Palermo.
“Limite di 30k/h? Manca la reale volontà politica”
“L’incidente è accaduto ad un mese esatto dall’assemblea pubblica cittadina organizzata dal nostro Comitato e alla quale hanno partecipato anche l’Assessore alla Mobilità e il comandante della polizia municipale del comune di Palermo. In quell’occasione l’Assessore alla mobilità ha dichiarato che entro pochi giorni sarebbe stato approvata dalla Giunta l’istituzione del limite 30 su via Roma e l’attuazione di controlli in tal senso, quale iniziativa propedeutica alla realizzazione di percorsi ciclabili sicuri. Ad oggi, quelle dichiarazioni rimangono ancora una volta declamazioni cui non seguono fatti concreti a tutela degli utenti deboli della strada. Tutto ciò dimostra che manca una reale volontà politica in tal senso.
“Prendere iniziative più incisive”
Anche i monitoraggi delle aree pedonali e dei percorsi ciclabili, proposti dallo stesso comandante della Polizia Municipale, a distanza di un mese esatto, non sono stati ad oggi messi in atto. Pertanto, in assenza di riscontri concreti da parte dell’Amministrazione del Comune di Palermo, e in attesa che chi di dovere dia finalmente seguito alle promesse fatte esattamente 30 giorni or sono, il Comitato prende atto dell’inerzia, non più giustificabile, e si vede costretto a intraprendere iniziative più incisive.