Donna muore d’infarto, familiari distruggono pronto soccorso “Civico”
La donna era giunta in tarda serata in condizioni gravi in ospedale
Momenti di tensione e panico lunedì sera all’ospedale Civico di Palermo. Una donna di 60 anni è morta per infarto, dopo che intorno alle 23 era arrivata al pronto soccorso in condizioni gravi. I familiari, dopo aver saputo del decesso della parente, hanno aggredito i metronotte e distrutto la sala del pronto soccorso. La donna abitava in zona Perpignano. Dall’ospedale fanno sapere che presentava patologie pregresse; le sue condizioni di salute erano tali che non è stata sottoposta a tampone ma si è proceduto subito agli esami del caso. Gli aggressori erano all’incirca dieci persone.
“Abbiamo assistito a scene da far west – raccontano medici e infermieri del nosocomio-. Hanno distrutto tutto quello che trovavano, provocando danni per migliaia di euro“. Sono intervenute diverse volanti della Polizia per placare gli animi, gli agenti hanno identificato e denunciato i familiari. Inoltre, il pronto soccorso dell’ospedale è rimasto chiuso per circa due ore, creando disagi ad altri pazienti che erano presenti in quel momento.
“Il sindacato Nursind esprime solidarietà ai lavoratori e ai pazienti per una vicenda che purtroppo ricorda quanto pericoloso sia ancora lavorare la notte nei pronto soccorso. Il sindacato apprezza l’impegno dell’amministrazione in questi anni per garantire la sicurezza e propone di potenziare ulteriormente le misure ad esempio garantendo il posto di polizia, che al momento è presente la mattina e il pomeriggio, anche la sera“.
FAR WEST AL CIVICO DI PALERMO: IL COMMENTO DI RAZZA
“Devastare un pronto soccorso, presidiato da guardie giurate, è un atto violento, sconsiderato, insopportabile. Non si può giustificare con il dolore per la scomparsa di un proprio congiunto, arrivato in gravissime e disperate condizioni. Il pronto soccorso, come l’ospedale in genere, è un luogo di sofferenza e di speranza, di vita e di morte. Non possiamo inneggiare agli eroi in camice e poi farci sopraffare dalla emotività che diventa violenza. Ai medici e operatori del Civico di Palermo va il mio sentimento di solidarietà”. Questo il commento su Facebook dell’assessore alla Salute Ruggero Razza.