Donna uccisa da iniezioni al seno fatte da falsa estetista trovata sul web

La donna è morta in casa, e l’estetista è fuggita. Era sopravvissuta ad un colpo di pistola al viso sparatole dal suo ex, dal quale si era separata

uccisa

Una donna di 35 anni, Samantha Migliore, è deceduta giovedì a Maranello, in provincia di Modena, durante un intervento estetico fatto in casa. Madre di 5 figli, è morta tra le braccia dell’uomo che aveva sposato lo scorso mese.  Antonio Bevilacqua, il marito,  era con lei mentre si spegneva lentamente, con le siringhe ancora piantate sotto il seno, e non si dà pace: «Mi è morta tra le braccia, le dicevo che era la mia principessa, eravamo innamorati. Ho provato a dirle di non fare quel trattamento, ma lei era felice e mi ripeteva di stare tranquillo». La sedicente estetista, appena ha visto quanto stava accadendo, è scappata. Pare sia una transessuale sudamericana residente a Bologna, di cui si conosce solo il nome d’arte, Pamela Andress. Aveva chiesto 1.200 euro per un ritocco estetico al seno. Ieri si è costituita ai carabinieri di Cento (Ferrara). Tra le ipotesi di reato al vaglio del pm Pasquale Mazzei, ci sarebbero l’omicidio colposo, l’omissione di soccorso e l’esercizio abusivo della professione medica.

LA DONNA ERA STATA VITTIMA DI UN TENTATO FEMMINICIDIO

La donna morta ha avuto una esistenza complicata. È stata vittima di violenze e di un tentato femminicidio.  Dopo il primo matrimonio, aveva avuto una relazione segnata dai maltrattamenti. A novembre 2020 l’ex compagno, dal quale si era da poco separata, dopo essersi presentato a casa con dei fiori per far pace, le aveva sparato un colpo di pistola alla testa. Samantha era sopravvissuta per miracolo, dopo che le avevano estratto il proiettile nel cranio. Lunedì scorso il suo ex è stato condannato in appello a 7 anni e 4 mesi, ma lei non lo aveva ancora saputo, e non lo saprà mai. Adesso, in questo matrimonio aveva intravisto, finalmente, un futuro sereno. Un sogno che si è infranto quando ha incrociato la presunta estetista contattata sul web, che le aveva promesso di cancellare i segni delle gravidanze nel giro di qualche seduta. L’autopsia stabilirà se è morta per uno shock anafilattico o per altro.

UN INTERVENTO FATTO IN CASA

Sta di fatto che questo tipo di trattamento non può essere fatto da un’estetista e in ambiente domestico. Le due donne  avevano avevano appuntamento per l’’ora di pranzo. Sono andate in camera da letto e Pamela Andress ha tirato fuori grosse siringhe e vaschette di alluminio, del tipo che si usa per conservare gli alimenti, per metterci dentro qualcosa che il marito della vittima definisce «silicone». Dopo pochi minuti dalla camera è giunto però un grido: «Vieni, mi sento male». Il marito è subito intervenuto, ed ha visto Samantha con le siringhe ancora attaccate al corpo. L’estetista lo ha invitato a prendere acqua e zucchero. Perché, diceva, «è solo un calo di pressione dovuta al fatto che non ha mangiato». Ma la donna ha perso conoscenza subito, senza neppure riuscire a bere qualche sorso. «Provavo a rianimarla — ha spiegato in lacrime il marito — e quando mi sono girato verso l’estetista non c’era più, aveva raccolto le sue cose ed era scappata». Poi la richiesta di aiuto,  e la corsa all’ospedale. Tutto inutile. Era già morta.

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