Dopo 24 anni un padre ritrova il figlio: era stato rapito quando aveva due anni

Un uomo che non ha mai smesso di cercare suo figlio e ha percorso mezzo milione di chilometri in moto per portare ovunque la sua foto e cercare indizi. Ricorda la vicenda di Denise Pipitone

Il protagonista di questa storia a lieto fine è un uomo di 51 anni, Guo Gangtang, proveniente dallo Shandong, nella Cina orientale, che ha potuto riabbracciare il figlio dopo che il test del Dna ne ha confermato l’identità. Ha percorso più di cinquecentomila chilometri in motocicletta per tutta la Cina, e dopo 24 anni di ricerche è riuscito a ricongiungersi con il figlio, rapito quando aveva solo due anni. Una vicenda questa di Guo, che ha toccato i cuori della Cina e il mondo del cinema, che ha dedicato un film a questa storia , “Lost and Love” del 2015. Il protagonista Andy Lau, una star del cinema di Hong Kong si è felicitato con papà Guo in un video-messaggio per il ritrovamento del figlio, Guo Xinzhen, oggi 26enne.

RAPITO DAVANTI CASA

Il piccolo era stato rapito da una donna, Tang, mentre giocava fuori dalla sua casa, e portato alla stazione degli autobus. Il complice, Hu, all’epoca fidanzato, la stava aspettando. I due hanno viaggiato fino nello Henan, dove lo vendettero. Secondo quanto conferma il Ministero della Pubblica Sicurezza cinese, citato dal tabloid Global Times gli investigatori hanno arrestato i due sospettati del rapimento. Nella ricerca del figlio durata 24 anni, Guo ha attraversato più di venti province cinesi, ed ha cambiato dieci motociclette, che nei lunghi viaggi in tutto il Paese si andavano guastando. Ha avuto anche incidenti stradali, riportando numerose fratture, edha subìto assalti da rapinatori. Per trovare il figlio, Guo Gangtang ha anche legato striscioni con il volto del bambino alla motocicletta, e nelle ricerche ha speso tutti i suoi risparmi. Ha vissuto sotto i ponti ed ha chiesto l’elemosina. Ma nel frattempo è diventato un paladino delle famiglie con figli rapiti, permettendo a sette di loro di riunirsi.

«DIO MI HA TRATTATO BENE»

Nei 24 anni di attesa Guo Gangtang ha avuto molti momenti di sconforto. Ogni volta che emergevano notizie di un possibile ritrovamento di Xinzhen, la speranza si scontrava con l’esito del test del Dna. Adesso però è felice: «Mio giglio sta bene ─ ha dichiarato ai media, dopo il ritrovamento ─. Dio mi ha trattato bene». La sua storia in Cina ha commosso anche gli utenti dei social. Un utente di Weibo commentato, come citato dal Global Times: «Tutte le sofferenze hanno la loro ricompensa». Un altro invece ha commentato così: «In molti avrebbero rinunciato da tempo. Sono davvero felice per lui». In Cina.il traffico di esseri umani è un problema di lunga data, che spesso rimane sotto traccia. Secondo dati del 2015, ogni anno in Cina avvengono ventimila rapimenti di minori: molti dei bambini rapiti vengono venduti sul mercato delle adozioni illegali, sia all’interno del Paese che all’estero.