Dopo quasi tre anni di stop riapre l’ippodromo: previsti dieci appuntamenti

Dopodue anni e mezzoi di chiusura, a Palermo riapre l’ippodromo, chiuso a dicembre 2017 per infiltrazioni mafiose

L’ippodromo della Favorita è fermo da quasi tre anni, dal dicembre 2017, per l’interdittiva antimafia emessa dalla prefettura nei confronti della Ires, la società che da decenni lo gestiva. Due mesi fa la Sipet srl, la società che è subentrata nella gestione dell’impianto, è stata inserita tra le società riconosciute per corse e scommesse nel 2021. Una notizia positiva, che ha permesso adesso l’inserimento della struttura palermitana nel calendario del ministero delle Politiche agricole. È notizia di oggi, infatti che i cavalli potranno tornare in pista il 22 maggio.

TRE APPUNTAMENTI A MAGGIO

Quindi l’ippodromo di Palermo si prepara a riaprire a maggio. Il primo appuntamento è previsto il 22 maggio, e poi altre due giornata di corse, il 26 e 27. A giugno sono state fissate altre sette giornate. Fra li addetti ai lavori c’è molto entusiasmo: con questo riavvio vedono che si realizzano le loro aspettative. C’è anche la soddisfazione dei sindacati, per la salvaguardia ed il futuro dei posti di lavoro.

LAVORI DI RIPRISTINO E AMMODERNAMENTO

Già fervono gli interventi di ripristino, ma prima per la riapertura della struttura sono previsti lavori di ammodernamento degli spazi interni, con la rimozione di circa 7mila metri quadri di tettoie di eternit. Inoltre si devono riparare anche i danni fatti da ladri e vandali, che nei quasi tre annoi di chiusura hanno saccheggiato tutto, anche i cavi di rame degli impianti di illuminazione. Si sta provvedendo anche all’inserimento di apparecchi tecnologici di ultima generazione, come cronometri, nastri e totalizzatore elettronico. La Sipet ha anche acquistato una seconda autostarter, ma anche un maxi schermo. In attesa di vedere tornare il pubblico sugli spalti.

PRONTI AD INVESTIRE NELL’IMPIANTO

L’amministratore delegato della Sipet Antonio Paccosi, ha assicurato che la società è sono pronta ad investire nell’impianto- Di sicuro tornerà ad essere “un bellissimo tempio dell’ippica”, ma diventerà più fruibile, con costanti attività ricreative e culturali, spazi per bambini e ristorazione. «Perché ─ ha detto Paccosinon è più possibile né lungimirante pensare ad un ippodromo che possa reggersi solo con le corse, senza altri utilizzi».