Dopo una lite al semaforo investe e uccide motociclista e scappa

Il motociclista è un agente di commercio. Il conducente di una Panda, un 49enne del paese, rintracciato dai carabinieri poco dopo e arrestato

Dopo una lite al semaforo investe e uccide motociclista e scappa. Una lite banale, come può essere quella che può nascere nei pochi secondi che separano il semaforo nel passare dal rosso al verde. Ma a Montello, in provincia di Bergamo, è bastata per scatenare la rabbia omicida che ha spinto un automobilista a bordo di una Panda, a speronare la moto su cui viaggiava Walter Monguzzi, agente di commercio di 55 anni, ed ucciderlo. Per poi scappare. L’accusa contestata dai  carabinieri di Bergamo all’automobilista di 49 anni, incensurato, arrestato dopo le indagini, non è omicidio stradale, come si sarebbe potuto credere se non ci fosse stati testimoni, ma omicidio volontario.

La ricostruzione con testimonianze e video telecamere

I carabinieri hanno ricostruito la dinamica dei fatti giovandosi delle testimonianze raccolte fra coloro cahe hanno assistito alla sequenza mortale. Ed analizzando, inoltre,  i filmati delle telecamere che hanno ripreso l’impatto dell’auto con la motocicletta. Il diverbio è esploso al semaforo di via Papa Giovanni XXIII. Quando è scattato il verde entrambi si sono avviati verso la stessa direzione. Il centauro avrebbe colpito la Panda con un calcio, e pochi secondi dopo il conducente dell’utilitaria ha spinto il pedale del gas e speronato volontariamente il 55enne a bordo della sua moto. Monguzzi è caduto a terra, il 49enne è andato oltre, senza neanche fermarsi e prestare soccorso.