Avanzano dosi di vaccino? Gli operatori li destinano ai loro familiari

Alla fine della seduta vaccinale, con alcune dosi di vaccino avanzate e in scadenza, alcuni operatori hanno vaccinato i loro parenti, tra le quali una minore. L’Ausl di Modena ha aperto un’istruttoria

In questa prima fase nel nostro paese il piano vaccinale sta proseguendo secondo i piani, ma spesso le polemiche non mancano, e una arriva arriva dalla provincia di Modena, dove l’Ausl locale ha aperto un’istruttoria per verificare le procedure adottate da alcuni sanitari che, a fine giornata, hanno somministrato le dosi di vaccino avanzate ai loro familiari. A denunciare i fatti è stata la Gazzetta di Modena.

VACCINATI I FAMILIARI

Martedì sera, alla vigilia dell’Epifania le persone interessate erano di turno al Centro unico vaccinale di Baggiovara, in Emilia. Secondo la ricostruzione, i vaccinatori prima hanno provato senza riuscirci a contattare professionisti della sanità che avrebbero dovuto avere la somministrazione della cura. Poi, non trovando riscontri, hanno chiamato i familiari e li hanno vaccinati per evitare di buttare le dosi. In particolare un volontario di un’associazione di pubblica assistenza ha chiamato le figlie, di cui una minore, per vaccinarle con le dosi avanzate. L’uomo ha poi pubblicato tutto sui social network e a quel punto è esplosa la polemica. A segnalare quanto accaduto all’ospedale di Baggiovara, nei pressi di Modena, sono stati proprio alcuni medici e operatori che sono venuti a conoscenza del post condiviso dall’uomo.

LE SCUSE DELLA AUSL

La Ausl si è scusata con la popolazione, ed ha ribadito che darà un memorandum del protocollo. Inoltre si è impegnata “a garantire la massima trasparenza, così come è avvenuto fin dall’inizio, nelle procedure di somministrazione e utilizzo del vaccino”. Intanto, anche i Nas di Parma hanno avviato gli accertamenti preliminari per verificare l’accaduto. Solo successivamente si valuterà un eventuale rilievo penale.