I grafici e le proiezioni sui contagi da Covid-19 dicono tutti la stessa cosa: il virus nelle prossime ora continuerà a crescere velocemente. Ecco perché il governo si starebbe preparando ad una nuova stretta. E mentre in mezza Italia, dalla Lombardia al Piemonte e alla Campania le ordinanze regionali impongono norme sempre più stringenti, anche l’esecutivo è pronto a farlo. E più che una ipotesi, comincia a prendere corpo la possibilità di un nuovo Dpcm entro domenica sera, che potrebbe prevedere nuovi limiti agli orari dei centri commerciali nel fine settimana e un coprifuoco notturno in tutta Italia dalle 23 alle 6, la chiusura di palestre e piscine e un limite agli spostamenti interrgionali.
L’ATTENZIONE SUL TRASPORTO PUBBLICO LOCALE
Dovrebbe trattarsi di aggiustamenti dell’ultimo decreto, che è sembrato piuttosto soft. Al centro, c’è ancora il trasporto pubblico locale, considerato dagli scienziati un preoccupante veicolo di contagio del virus. La soluzione più semplice appare quella di puntare sulla scuola, per decongestionare bus e metro. L’idea è di rendere più stringente a livello nazionale il doppio turno: a scuola si andrebbe mattina e pomeriggio, scaglionando le entrate. Ma la ministra dell’Istruzione Lucia Azzolina resta contraria.
CONTRASTI PER IL COPRIFUOCO
La chiusura dei ristoranti potrebbe essere spostata alle 22 o alle 23. Sulle palestre si deciderà dopo i controlli, ma il ministro dello Sport Vincenzo Spadafora continua ad essere contrario, Anche sull’ipotesi coprifuoco non c’è alcun accordo nel governo. Il Pd lo chiede su tutto il territorio nazionale a partire al massimo dalle 23 – ma anche le 22 – e fino alle 6 del mattino. Il Movimento Cinque Stelle vorrebbe concederlo dall’una alle cinque. Il presidente Conte vorrebbe evitarlo, ma al massimo preferirebbe la soluzione grillina. Allo studio pare ci sia anche l’ipotesi di limitare gli spostamenti tra le regioni se non per motivi di lavoro e salute,
UNA NOTA DA PALAZZO CHIGI
È giusto aggiungere, infine, che in una nota stampa Palazzo Chigi fa sapere che le voci di un nuovo Dpcm in preparazione sono per ora solo “mere ipotesi che non trovano alcun fondamento” perché è tutto vincolato all’andamento della curva epidemiologica.