Politica

Draghi ha chiuso le consultazioni: le posizioni di Lega e Movimento 5 stelle

Per il premier incaricato Mario Draghi, con l’incontro dei rappresentanti delle due forze politiche più consistenti in Parlamento, cioè Lega e Movimento 5 Stelle, si è concluso il terzo giorno di consultazioni. Quella di oggi è stata una giornata chiave, per conoscere se e come potrà nascere il governo guidato dall’ex numero uno della Banca centrale europea. Dopo che Salvini e Crimi hanno annunciato la loro disponibilità a sostenere l’esecutivo Draghi, la formazione del governo appare più vicino. Sono state due aperture che seguono l’appoggio già dichiarato da PD, IV, FI e dalle forze minori. Il primo colloquio della giornata è iniziato alle undici, quando Draghi ha ricevuto delegazione della Lega, composta dal segretario Matteo Salvini e dai capigruppo di Camera e Senato Riccardo Molinari e Massimiliano Romeo. Al termine dell’incontro Salvini ha parlato di un confronto “stimolante” con Draghi incentrato sui temi concreti sull’idea dell’Italia che “per diversi aspetti coincide con la nostra“.

DALLA LEGA NETTA APERTURE A DRAGHI

Quando all’uscita Salvini si è soffermato con i giornalisti presenti, ha spiegato di non aver posto a Draghi “nessuna condizione né veti,  su persone,  su idee e movimenti”. Quindi nessun problema a sostenere un nuovo governo al fianco di M5S, Pd e LeU. Salvini ha spiegato che la Lega è a disposizione, perché “il bene del Paese deve superare l’interesse personale e partitico”. Quindi una netta apertura al governo Draghi. Salvini ha spiegato che devono esserci “obiettivi condivisi per fare un tratto di strada insieme, che ovviamente non sarà lungo. Poche cose ma fatte bene, questo è l’obiettivo”.

Aggiungendo poi: «Rispettiamo le scelte di Draghi e aspettiamo di conoscere le sue idee, e non mi metto a chiedere a priori se intenda fare un governo tecnico o politico o se ci sia tizio o caio. Non abbiamo chiesto né intendiamo chiedere posti. Lasciamo il professore Draghi scegliere la squadra. Semplicemente non accettiamo che altri dicano ‘no’ al primo partito italiano. Siamo sicuri – ha sottolineato infine Salvini che il professor Draghi avrà l’abilità di amalgamare e coinvolgere tutti».

CRIMI: RIPARTIRE DALLA MAGGIORANZA PRECEDENTE

Dopo la Lega, è stata la volta del Movimento 5 Stelle. Alle 12.15 Draghi ha ricevuto la nutrita delegazione dei grillini, composta dal fondatore Beppe Grillo, il capo politico Vito Crimi, i capigruppo e i vice capigruppo di Camera e Senato Ettore Licheri, Andrea Cioffi, Davide Crippa e Riccardo Ricciardi.
È stato l’incontro più lungo di queste consultazioni. La delegazione pentastellata è stata a colloquio con Draghi per circa 75 minuti. Al termine dell’incontro Beppe Grillo si è allontanato,  e Vito Crimi ha annunciato che il Movimento 5 Stelle ha dato la propria disponibilità a sostenere il nuovo governo, dicendo ai giornalisti: «Abbiamo ribadito il concetto che quando e se si formerà un nuovo governo noi ci saremo sempre con lealtà. Il nuovo governo deve avere una vocazione solidale, europeista e ambientalista, partendo da quanto è già stato realizzato».

Poi ha ancora detto: «Abbiamo ribadito che serve ed è essenziale una maggioranza politica solida». Ha infine spiegato che spiegando che il Movimento 5 Stelle ha chiesto di “ripartire dalla maggioranza precedente”. Prima dell’incontro con Draghi c’era stato un vertice con tutti i big del partito per concordare la linea del Movimento. All’incontro erano presenti anche il premier dimissionario Giuseppe Conte e Davide Casaleggio.

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Pippo Maniscalco