Draghi, nuova strategia: obiettivo 500mila dosi di vaccino al giorno

Per i vaccini anti-Covid, Draghi vuole Protezione civile ed Esercito in campo per accelerare la logistica. In arrivo anche Johnson & Johnson

Con Draghi premier, si punta ad una evoluzione nel piano vaccini. Infatti, dopo l’input del presidente del Consiglio, è in atto un rinnovo della logistica, considerando che la vaccinazione di massa è una priorità assoluta, e bisogna velocizzarla al massimo. Per questo sono stati chiamati in campo Protezione Civile ed Esercito. L’obiettivo è raggiungere 19 milioni di vaccinazioni al mese, e per questo la somministrazione delle vaccinazioni deve correre verso le 500mila dosi al giorno. Questo il traguardo auspicato, anche in previsione dell’arrivo ad aprile delle dosi di Johnson & Johnson.

PROTEZIONE CIVILE

Dalle parole ai fatti, Mario Draghi ha nominato il nuovo capo della Protezione Civile, inviando così un chiaro segnale di discontinuità rispetto al governo Conte. Il mandato ad Angelo Borrelli, in scadenza a marzo non è stato rinnovato, ed al suo posto è stato nominato Fabrizio Curcio, che ha già ricoperto questo incarico durante i governi Renzi e Gentiloni. Si era dimesso dall’incarico a causa di motivi personali. Curcio è considerato tra le persone più titolate per ricoprire incarichi relativi alla gestione delle emergenze.

MINISTERO DELLA DIFESA

Durante la pandemia sono stati innumerevoli, su tutto il territorio, gli interventi del ministero della Difesa, Esercito in particolare. Adesso, per la gestione delle vaccinazioni, si prefigura da Aosta a Trapani, provincia per provincia, una articolazione militare in grado di dare un contributo significativo. Ovviamente sempre e solo su richiesta e d’intesa con le Asl. Nei mesi scorsi, sono stati allestiti in tutta Italia 147 stazioni mobili, chiamate «drive through», con un bilancio di oltre 1.500.000 tamponi fatti. Questi presìdi sanitari militari adesso possono diventare fondamentali per il raddoppio delle funzioni: farsi riferimento anche per la vaccinazione sul territorio, così come lo sono stati per i tamponi. Alla Difesa si stima di potere arrivare fino a 200 presìdi.