Draghi: «Violenza no vax odiosa e vigliacca. Sarà esteso obbligo green pass»
Conferenza stampa nel pomeriggio di Mario Draghi, al termine del Consiglio dei Ministri. Tra i temi: scuola, lotta al Covid ed economia
Il premier Mario Draghi ha indetto una conferenza stampa nel pomeriggio per fare il punto sulla situazione italiana, aggiornando sui progetti del governo per il futuro tra scuola, Green pass e campagna vaccinale. Draghi ha detto che vaccinarsi “é un atto verso se stessi, di solidarietà verso gli altri, di protezione della propria famiglia, con tutte le persone con cui si viene a contatto». Ed ha stigmatizzato con forza gli attacchi dei no vax, definendoli “violenza odiosa e vigliacca”, contro gli organi di informazione e contro i medici oggetti di attacchi, in alcune dose violenti.
OBBIETTIVO 80%
«Ribadisco il mio invito a vaccinarsi ed entro fine settembre ─ ha detto anche Draghi ─, e confido che arriveremo all’80% dei completamente vaccinati. Ora siamo al 70%», sottolineando l’impegno e l’entusiasmo delle fasce più giovani. «Sicuramente qualcosa andrà storto, ma ce l’abbiamo messa tutta», ha chiosato il capo del governo con una battuta. E a proposito di Green pass, Mario Draghi ha annunciato che “l’orientamento è sì, andrà esteso. Si deve decidere quali passi fare e verso quali settori. Ci sarà una cabina di regia come per altro è stato chiesto dal senatore Salvini, ma l’orientamento è quello».
E a chi gli ha poi chiesto se si arriverà all’obbligo vaccinale, Ema e Aifa permettendo, e alla terza dose, Draghi ha risposto: “Sì a entrambe le domande”. Mentre il ministro Speranza, presente anche lui, ha detto che l’obbligo vaccinale anti-Covid «è già disposto per il personale sanitario e quindi la sua estensione è una possibilità a disposizione del Parlamento».
LA VACCINAZIONE AIUTA IL PAESE A CRESCERE
Draghi ha poi assicurato che la campagna vaccinale sta spingendo anche la ripresa economica del Paese. Che «continua a crescere più delle aspettative, anche questo ci dà un po’ di incoraggiamento. Il mercato del lavoro va bene, l’occupazione non mostra segni di cedimento». Tuttavia, il presidente del Consiglio ha tirato un po’ le redini. «Non vale la pena però compiacersi troppo di queste cifre, il nostro prodotto è caduto molto, chi è caduto di più rimbalza di più. La vera sfida sarà riuscire a mantenere un tasso di crescita consideratamente più elevato di quello che si aveva prima della pandemia».