Il dramma del piccolo Brian morto in mare a Termini Imerese mentre giocava, aperta inchiesta
Disposta l’autopsia sulla salma del piccolo deceduto nella giornata del 2 giugno
Incredulità, sgomento e tanto dolore per la morte di Brian Puccio, il bambino di 4 anni annegato il 2 giugno in mare a Termini Imerese, nella spiaggia prospiciente l’agglomerato industriale vicino la centrale Enel e all’ex stabilimento Fiat. Dalle prime testimonianze, Brian stava giocando insieme ad altri bambini in mare non poco distante dalla riva quando alcuni bagnanti lo hanno visto con la faccia rivolta verso l’acqua, privo di sensi. Immediati i soccorsi di un ragazzo che lo ha preso e cercato di rianimarlo insieme ad altre persone.
Poi la corsa dei genitori all’ospedale Cimino di Termini Imerese, ma intorno alle 15 i medici hanno comunicato la notizia del decesso del piccolo Brian. La famiglia Puccio è di Palermo, vive nel quartiere Brancaccio e aveva deciso di passare una giornata di festa a mare insieme ad amici, ma poco dopo le 14 si è consumata la tragedia.
La Procura ha aperto un’inchiesta e disposto l’autopsia sul corpo del bambino per chiarire le cause del decesso. Possibile un malore, ma non si esclude anche l’ipotesi di un tragico incidente. I Carabinieri hanno ascoltato i genitori di Brian, gli amici di famiglia che erano lì ed i soccorritori per capire come sono andate le cose. Il mare, come confermato da chi era presente, era calmo ma la zona è piena di vortici dovuta alla presenza delle fabbriche in zona. Infatti non è la prima volta che si verifichino tragedie del genere in quella spiaggia.