Duplice omicidio in Sicilia, fermato presunto complice del killer suicida

Si tratta di un 55enne di Riposto

uomo

Fermato un uomo di 55anni di Riposto per il duplice omicidio che nelle scorse ore ha sconvolto il Catanese. Due donne sono state uccise con un colpo di pistola e il presunto killer si è poi tolto la vita davanti alla caserma dei carabinieri. La Procura di Catania, al termine delle indagini svolte dai carabinieri della compagnia di Giarre e del nucleo investigativo del comando provinciale, ha disposto il fermo di Luciano Valvo, 55enne che avrebbe aiutato il killer. La vicenda, sulla quale si continua a indagare, presenta ancora diversi punti da chiarire.

Duplice omicidio in Sicilia, cosa sappiamo

Il corpo della prima donna, la 48enne Carmelina Marino, è stato rinvenuto la mattina dell’11 febbraio all’interno di una Suzuki Ignis sul lungomare Pantano. Poco dopo è avvenuto il ritrovamento del secondo cadavere, quello di Santa Castorina, 49 anni, in via Roma. Entrambe le donne sono state uccise con un colpo di arma da fuoco.

Successivamente Salvatore La Motta, detto “Turi”, 63 anni, si è tolto la vita davanti alla caserma dei carabinieri. Si tratta di un pregiudicato, ergastolano in semi libertà, che stava usufruendo di una licenza premio. Proprio nel giorno dei delitto avrebbe dovuto far rientro nel carcere di Augusta, nel Siracusano. 

Stando ad una prima ricostruzione, l’uomo avrebbe prima ucciso le due donne e poi ha compiuto l’estremo gesto. La Motta si sarebbe presentato davanti alla stazione carabinieri di Riposto, dichiarando di volersi consegnare, nonostante impugnasse la rivoltella calibro 38. I militari – secondo quanto riferisce la nota della Procura di Catania – tenendolo sotto tiro per ragioni di sicurezza, hanno cercato di convincerlo a lasciare l’arma a terra e a non compiere gesti insensati. L’uomo all’improvviso ha rivolto l’arma contro se stesso, sparandosi un colpo alla tempia.  

Il fermo del presunto complice

Sul caso le indagini sono ancora in corso. Gli inquirenti stanno lavorando al fine di delineare il rapporto tra le tre vittime della tragedia e il movente dietro al delitto. Controlli anche per chiarire come La Motta sia procurato l’arma.

Nel pomeriggio di sabato i carabinieri hanno inoltre fermato Luciano Valvo, 55anni. Gli inquirenti ritengono che l’uomo sia stato il complice del killer nell’omicidio di Melina Marino e che lo avrebbe accompagnato con la sua auto nella zona portuale di Riposto. Dopo l’uccisione della donna l’avrebbe riaccompagnato a casa. Nel corso dell’interrogatorio del pubblico ministero, difeso dal legale Enzo Iofrida, l’uomo si è avvalso della facoltà di non rispondere. Attualmente si trova nel carcere catanese di Piazza Lanza.

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