E’ morto all’età di 86 anni Aldo Rizzo, sindaco di Palermo nel 1992 e magistrato. Giudice istruttore al tribunale di Palermo, fu pm nel processo per l’omicidio del procuratore Pietro Scaglione, avvenuto nel 1971 per mano mafiosa. Nel 1974 si occupò inoltre del sequestro dell’imprenditore Luciano Cassina.
La sua lunga carriera tra politica e magistratura annovera anche l’elezione alla Camera dei Deputati nel 1979, nella lista del Pci nel collegio Sicilia orientale. Ha aderito anche al gruppo degli Indipendenti di sinistra.
Altre due le rielezioni successive, nel 1983 e nel 1987. È stato eletto da indipendente nella lista del Pci prima e del Pds poi al consiglio comunale di Palermo. Durante la cosiddetta “primavera di Palermo”, fu vice sindaco in due giunte capeggiate da Leoluca Orlando, all’epoca ancora nella Dc.
Eletto sindaco di Palermo nell’agosto 1992, lo rimase solo fino al mese di dicembre. Fu anche membro del consiglio superiore della magistratura e giudice della Cassazione.
“In questo momento di sofferenza esprimo cordoglio e vicinanza ai familiari dell’onorevole Aldo Rizzo. La sua attività politica, culminata con l’elezione a sindaco nel 1992, era maturata già nella seconda metà degli anni Ottanta quando accettò con coraggio di ricoprire l’incarico di vice sindaco nelle Giunte esacolore da me guidate e considerate anomale perché in aperta rottura con il soffocante sistema di potere politico-affaristico-mafioso che governava la città. Rizzo, protagonista della Primavera palermitana, ha contribuito attivamente al grande cambiamento culturale di Palermo. Indimenticabile, inoltre, il suo impegno in magistratura in processi molto importanti, ad esempio quello per l’omicidio del Procuratore Pietro Scaglione, che hanno segnato la storia del nostro paese”. Così ha dichiarato, in una nota, il sindaco di Palermo, Leoluca Orlando.