Ecomostro di Aspra, saranno abbattute alcune parti: la sentenza del Tar

La costruzione a ridosso del mare, in località Sarello, risale agli anni ’60 e fu adibita a ristorante. Completamente devastata, è finita al centro di un progetto di riqualificazione

ecomostro

Arriva la sentenza del Tar sull’ecomostro di Aspra, nel Palermitano. La costruzione a ridosso del mare, in località Sarello, risale agli anni ’60 e fu adibita a ristorante. Completamente devastata, è finita al centro di un progetto di riqualificazione da parte di una società di cui faceva parte l’ex sindaco di Bagheria del M5S, Patrizio Cinque.

I giudici amministrativi palermitani, presieduti da Salvatore Veneziano, hanno respinto il ricorso dei proprietari dell’immobile.

Sono state accolte le tesi degli avvocati Maria Stefania Pipia e Claudio Trovato, che hanno assistito il Comune di Bagheria. L’immobile abbandonato per anni è stato acquistato con lo scopo di realizzare una struttura per fini sociali. I giudici hanno deciso che alcune parti sono abusive e dovranno essere, pertanto, abbattute. Secondo i giudici le scelte dell’amministrazione comunale sono state legittime.

Ecomostro di Aspra, negata sanatoria dal Comune

“Il Comune ha infatti negato la sanatoria dopo aver acquisito il parere negativo della Soprintendenza – si legge nella sentenza – già di per sé sufficiente per rigettare l’istanza di sanatoria, senza attendere quello del Genio Civile che ha precisato che, “da una preliminare lettura” degli elaborati allegati “la realizzazione dei lavori di cui sopra non rientra tra gli interventi liberi. Pertanto la ricorrente è stata diffidata dall’eseguire tali opere con la precisazione che “al fine di potere eseguire le stesse dovrà essere presentato un progetto di adeguamento per le parti dell’edificio da mantenere che dovrà essere preventivamente essere autorizzato da quest’ufficio”.

 

Foto da Facebook Area Marina Protetta Capo Zafferano

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