Edilizia e lavoro nero. A lanciare l’allarme sono Pippo Famiano, reggente della Filca Cisl Catania, e Rosario Di Mauro. “Constatiamo con grande preoccupazione l’increscioso aumento di lavoro nero e irregolare nel settore edile di Catania e provincia – affermano -. Oltre il cinquanta per cento dei lavoratori presenti nei cantieri, sia pubblici che privati, lavora in grigio o in nero senza tutele previdenziali ed assicurative”.
“In media – aggiungono – un lavoratore in nero è presente in ogni cantiere, che diventa sempre più una giungla dove preoccupa anche l’altro drammatico dato dell’alta percentuale di lavoratori, percettori del reddito di cittadinanza, che continuano a lavorare in nero. Non possiamo poi continuare ad avere nei cantieri la presenza di lavoratori con contratti di lavoro diverso da quello edile, il cosiddetto dumping contrattuale. Nei cantieri edili troviamo infatti muratori, carpentieri e ferraioli assunti con il contratto dei metalmeccanici, dei servizi o addirittura agricoli per evitare il versamento della Cassa Edile e per pagare salari inferiori a quelli spettanti per il lavoro svolto”.
“Altra piaga dilagante è quella dei lavoratori regolarmente assunti con il contratto dell’edilizia che si ritrovano a fine mese con una busta paga più leggera, in quanto le ore dichiarate sono inferiori a quelle lavorate o il mancato rispetto del contratto di lavoro edile. Per non parlare, poi, delle forme anomale di lavoro, quali il continuo ricorso ai contratti part-time, utilizzati spesso per travisare lavoro a tempo pieno, o l’utilizzo delle agenzie interinali dove è quasi impossibile la tracciabilità del cantiere o ancora peggio l’utilizzo difforme del contratto edile”
Alla luce di tutte queste criticità Famiano e Di Mauro affermando: “Non è più accettabile constatare la carenza di controllo da parte degli organi ispettivi, che non dispongono di sufficienti risorse economiche e di personale, che determina il proliferare delle irregolarità nei cantieri e il venir meno delle tutele contrattuali legati alla sicurezza e ai trattamenti economici, nei confronti dei lavoratori”.
Chiede un immediato intervento delle istituzioni il segretario regionale della Filca Cisl Sicila, Paolo D’Anca. “È urgente affrontare questa emergenza. L’ispettorato del lavoro si faccia carico di costituire immediatamente un tavolo tecnico permanente con le organizzazioni sindacali, Inps, Asl, Inail e Cassa Edile. Siamo reduci dal successo per la firma di un ottimo contratto nazionale, che contro chi sostiene che serve un salario minimo per tutte le categorie, ha dato dignità ai nostri lavoratori. Occorre inoltre potenziare i controlli e garantire un tariffario nazionale che blindi i prezzi dei materiali per evitare ogni tipo di speculazione, che taglieggia imprese e consumatori”.