Edilizia popolare, sindacati: “Regione si attivi subito per emergenza abitativa di oltre 2500 famiglie”
Nel mirino il mancato stanziamento dei fondi da parte della Regione
“È assolutamente intollerabile che in un paese civile non venga garantito il diritto ad una casa a oltre duemila e cinquecento famiglie“. Lo dicono, in una nota congiunta, il segretario regionale della Filca Cisl Sicilia, Paolo D’Anca e il segretario provinciale della Filca Cisl Palermo-Trapani, Francesco Danese.
“Conviviamo l’allarme lanciato dai sindacati Sunia, Sicet e Uniat sul mancato stanziamento dei fondi da parte della Regione e ribadiamo che l’emergenza abitativa deve essere assolutamente inserita tra le priorità di questo governo regionale che, considerati gli eccessivi ritardi nell’attribuzione degli alloggi popolari di Palermo, con graduatorie bloccate al 2021, deve intervenire immediatamente per venire incontro alle esigenze di tante famiglie palermitane.
E’ urgente che si provveda a rimodulare le tre graduatorie collegate all’emergenza abitativa per l’assegnazione di una casa popolare dal Comune di Palermo e allo stesso tempo si pensi a rivedere completamente la politica abitativa e quella relativa all’ edilizia popolare, sia livello comunale che a livello regionale, prevedendo anche la ristrutturazione degli edifici esistenti e la costruzione di nuovi alloggi.
I bonus edilizi e le risorse del Pnrr -concludono- sono delle buone misure che potrebbero aiutare intere famiglie, già fortemente aggravate dalla crisi economica e occupazionale e dall’aumento vertiginoso dei costi, dovuti anche alla speculazione sulla produzione energetica.
Le unità abitative popolari sono quelle che hanno meno utilizzato gli incentivi del Bonus 110, nonostante siano quelle che hanno più bisogno di interventi. È per questo che proponiamo per l’edilizia popolare l’adozione dello stesso sistema normativo utilizzato per il Sisma 2016, con la possibilità di nominare un Commissario che garantisca celerità, legalità e regolarità degli interventi”.