Eitan, continua la guerra tra parenti: nominato un tutore diverso dalla zia

Il Tribunale per i minorenni di Milano ha deciso di nominare quale tutore del bambino “un professionista estraneo ad entrambe le famiglie di origine”

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Non sono finiti gli scontri tra famiglie attorno al piccolo Eitan, il bambino di sei anni sopravvissuto alla strage della funivia del Mottarone e da poco rientrato in Italia, dopo che il nonno materno lo aveva portato con sé in Israele.

Il Tribunale per i minorenni di Milano ha, infatti, deciso di nominare quale suo tutore “un professionista estraneo ad entrambe le famiglie di origine”. Eitan resterà quindi dalla zia paterna Aya Biran, ma i nonni materni si sono opposti alla sua funzione di tutrice legale.

“Elevatissima conflittualità”

“L’elevatissima conflittualità – ha dichiarato il presidente del Tribunale per i minorenni Maria Carla Gatto – manifestatasi successivamente all’iniziale nomina del tutore, ha reso necessaria l’individuazione di un soggetto terzo, visto che la contesa parentale insorta indubbiamente contribuisce a complicare ogni scelta personale, relazionale, economica ed educativa che dovrà essere assunta nel prioritario interesse del bambino, già così drammaticamente segnato dai tragici vissuti personali”.

La prima udienza si era tenuta lo scorso 22 ottobre. Il 9 dicembre il nuovo appuntamento e il verdetto sulla questione. A nominare la zia paterna Aya Biran quale tutrice legale di Eitan era stato, a fine maggio, il Tribunale di Torino. Successiva conferma era arrivata ad agosto da un giudice di Pavia.

Eitan al centro della contesa

Aya Biran, tra l’altro, ha già presentato richiesta al Tribunale per l’adozione del minore, così come la zia del ramo materno di Eitan. Il procedimento sull’adozione è autonomo e prosegue indipendentemente da quello sulla nomina del tutore.

Dopo la sentenza della Corte suprema di Tel Aviv che ha riconosciuto, come nelle due precedenti, la sottrazione internazionale da parte del nonno Shmuel Peleg, Eitan è tornato in Italia il 3 dicembre.

Shmuel Peleg è destinatario di un mandato d’arresto a seguito delle indagini dei pm pavesi anche a carico del presunto complice, Gabriel Alon Abutbul, arrestato a Cipro e in attesa di estradizione. Indagata in concorso per il sequestro anche la nonna, Esther Cohen.

Gli zii paterni di Eitan, Or Nirko e Aya Biran, risultano invece indagati dalla Procura di Pavia per diffamazione e furto in abitazione. Il tutto sulla base di una denuncia di Esther Cohen dei mesi scorsi. La donna ha infatti dichiarato che la coppia avrebbe prelevato telefoni e dispositivi informatici dalla casa dei genitori di Eitan, utili, secondo i suoi legali, per accedere a documenti per il procedimento di nomina del tutore legale.

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