Si sono concluse le elezioni che hanno portato alla votazione di 42 sindaci in Sicilia. Tra conferme e sorprese nell’isola ha vinto l’asse Pd-M5S. A Terrasini, in provincia di Palermo, confermato con l’82% dei voti l’uscente Giosuè Maniaci; a San Cipirello, comune sciolto per mafia, ha votato solo il 39,51% degli aventi diritto e per tale motivo l’unica candidata, Vincenza Romina Lupo, non può essere eletta.
Nel Messinese, a Gioiosa Marea eletta Giusy La Galia; ad Antillo, provincia di Messina, Davide Paratore vince con distacco col 92,5% dei voti. Ad Alcamo, nel Trapanese va verso la conferma come sindaco Domenico Surdi (M5s). Verso i ballottaggi a Vittoria nel Ragusano. tra Francesco Aiello che sfiora la sua settima sindacatura (Pd-Cento Passi-Psi e civica) e Salvo Sallemi (Fdi-Lega-Diventerà Bellissima); a Lentini (Siracusa), dove Saverio Bosco, a capo di liste civiche, è al comando con il 34,7%. Lo segue a distanza Rosario Lo Faro (M5s e civiche) con poco più del 22% dei voti. A Rosolini si contenderanno la carica di sindaco Corrado Vaccaro del centrosinistra e Tino Di Rosolini del centrodestra. A Sortino Vincenzo Parlato è il nuovo primo cittadino. Sempre in provincia di Siracusa, a Pachino Carmela Petralito sarà il nuovo sindaco: a metà scrutinio la candidata del centrodestra era al 46% dei voti; a Noto Corrado Figura è il nuovo sindaco.
Nei tre comuni più grandi di Agrigento chiamati al voto si va verso il ballottaggio: a Canicattì, a circa metà sezioni scrutinate, comanda Vincenzo Corbo con il 35,82%; segue il candidato di Fdi e civiche Cesare Sciabarrà con circa il 30%; poi Ettore Di Ventura, sostenuto anche da Forza Italia, poco oltre il 25%. A Favara testa a testa tra Antonio Palumbo (Pd) e Salvatore Montaperto (Udc-Fdi), entrambi poco sopra il 35%. Segue sotto il 30% Giuseppe Infurna, sostenuto tra gli altri dai berlusconiani. A Porto Empedocle è avanti Calogero Martello (Forza Italia) con oltre il 32% delle preferenze; seguono a distanza Rino Lattuca (Udc-Fdi) e Salvatore Iacono.
A Mistretta (Messina) va verso la vittoria il candidato sindaco Sebastiano Sanzarello che, con lo spoglio non ancora completato, sarebbe al 71% dei voti. Si tratta di uno dei candidati che il presidente della commissione antimafia Nicola Morra ha definito «impresentabile» perché accusato di concussione perché avrebbe percepito tangenti della sanità. «Io non sono impresentabile e potevo candidarmi» aveva ribattuto il candidato.
A Caltagirone (Catania) è avanti il candidato del Pd e del Movimento 5 stelle Fabio Roccuzzo, con oltre il 54%, dopo lo scrutinio di oltre il 20% delle 41 sezioni allestite. Il candidato del centrodestra, Sergio Gruttadauria, vice del sindaco uscente, Gino Ioppolo, ha oltre il 40% delle preferenze.