Nella notte è arrivato dagli Usa il risultato del Nevada, che permette ai democratici di mantenere il controllo del Senato. Un risultato inaspettato delle elezioni di midterm, perché nelle proiezioni dei sondaggi e nelle attese dei media avrebbero dovuto punire il partito del presidente Biden. Invece, non solo non c’è stata «un’onda rossa» alla Camera, dove lo spoglio sta continuando, ma addirittura al Senato i democratici sono riusciti a rovesciare le previsioni per il seggio della Pennsylvania, e a conservare finora tutte le proprie poltrone. La vittoria dei democratici in Nevada è legata al recupero al fotofinish della senatrice Catherine Cortez Maso, prima «Latina» eletta al Senato. Se i1 6 dicembre i democratici dovessero prevalere anche al ballottaggio per il Senato in Georgia, otterrebbero un seggio in più rispetto al Senato uscente. In questo caso non servirebbe il voto della vicepresidente Kanuda Harris come ago della bilancia, e verrebbe ridotto il peso di Joe Manchin e Kyrsten Sinema, senatori democratici «moderati» che spesso hanno tenuto in ostaggio con il loro voto il partito del presidente.
«Abbiamo la maggioranza in Senato e ora ci concentriamo sulla Georgia», ha commentato il presidente Joe Biden. Che ha anche aggiunto: «Non sono sorpreso dall’affluenza alle urne, sono un ottimista imperterrito. Sono molto contento perché ritengo che rifletta la qualità dei nostri candidati. Adesso mi sento bene, e non vedo l’ora che arrivino i prossimi due anni». Ed a proposito dell’incontro con il presidente cinese Xi Jinping, previsto al G20, il presidente americano ha detto: «So che sto andando a incontrarlo in una posizione più forte». Se i repubblicani alla fine avranno la maggioranza alla Camera, potranno bloccare il programma legislativo i Biden, e lanciare indagini su di lui e la sua famiglia, ma il controllo del Senato darebbe ai democratici la possibilità di nominare i magistrati, fino ad una eventuale scelta di un giudice della Corte Suprema, se si presentasse l’occasione.