Emergenza IMU, arriva un conto salato: ti aspettano multe esorbitanti nei prossimi giorni | Controlla se fai parte degli sfortunati

Emergenza IMU - fonte pexels - palermolive.it

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Il pagamento dell’IMU è appena scaduto, si tratta di una tassa che devono pagare tutte le famiglie

L’IMU, acronimo di Imposta Municipale Propria, è un tributo comunale introdotto in Italia nel 2011. È un’imposta patrimoniale che si applica al possesso di immobili, comprese aree edificabili e terreni agricoli, e rappresenta una delle principali fonti di finanziamento per i Comuni. L’IMU 2024 prevede il pagamento della prima rata, ovvero l’acconto, entro il 17 giugno 2024. Questo versamento è calcolato applicando le aliquote e le detrazioni in vigore nell’anno precedente. La seconda rata, corrispondente al saldo, deve essere pagata entro il 16 dicembre 2024. Chi lo desidera, effettuare il pagamento in un’unica soluzione annuale entro il termine fissato per l’acconto, ossia il 16 giugno.

Il calcolo dell’IMU deve seguire quanto stabilito dalla Legge di Bilancio 2020, tenendo conto della quota e del periodo di possesso dell’immobile. L’importo finale viene determinato utilizzando le aliquote aggiornate, disponibili sul sito del Dipartimento delle Finanze del MEF entro il 28 ottobre di ciascun anno. Particolare attenzione va prestata ai dettagli relativi a eventuali modifiche normative che potrebbero influenzare il calcolo o le modalità di versamento.

Sono previste specifiche esenzioni per alcuni immobili. Tra queste, rientrano le abitazioni principali non di lusso e le relative pertinenze, purché il proprietario vi risieda anagraficamente e vi dimori abitualmente. Esenzioni sono riconosciute anche per terreni agricoli situati in determinate aree montane, immobili ad uso culturale o destinati al culto, fabbricati occupati abusivamente previa denuncia e immobili di enti non commerciali adibiti esclusivamente a scopi non commerciali. Inoltre, sono esclusi dall’imposta gli immobili invenduti delle imprese costruttrici, purché non locati e previa dichiarazione al Comune.

Per quanto riguarda le riduzioni d’imposta, si applicano agevolazioni del 50% sulla base imponibile per unità abitative concesse in comodato gratuito a figli o genitori, per immobili dichiarati inagibili o di interesse storico-artistico. È prevista anche una riduzione del 25% per gli immobili locati a canone concordato. I cittadini italiani residenti all’estero e pensionati possono usufruire di una riduzione del 50% sull’imposta dovuta per la loro unica abitazione posseduta in Italia, purché non sia assimilabile ad abitazione principale.

Come regolarizzare il mancato pagamento dell’IMU 2024

Come abbiamo detto il 16 dicembre è scaduto il termine per il saldo IMU 2024, chiudendo il ciclo annuale dell’imposta municipale unica. Chi non ha rispettato la scadenza ha però ancora la possibilità di mettersi in regola ed evitare sanzioni pesanti grazie al ravvedimento operoso. Questa procedura consente di sanare omissioni e ritardi nei pagamenti con una penalità ridotta, purché l’inadempienza venga risolta prima che il Comune rilevi la violazione. Mettersi in regola rapidamente può evitare ulteriori problemi amministrativi e proteggere da costi aggiuntivi legati agli interessi.

Il ravvedimento operoso è disciplinato dall’articolo 13 del Decreto Legislativo n. 472/1997 e permette di regolarizzare i versamenti mancati attraverso il pagamento dell’importo dovuto, una sanzione ridotta e gli interessi calcolati al tasso legale giornaliero. Le percentuali delle sanzioni variano in base al ritardo con cui si provvede alla regolarizzazione e alla data di riferimento del mancato pagamento. Per i versamenti omessi prima del 1° settembre 2024, si applicano le norme previgenti, mentre per quelli successivi entrano in vigore le sanzioni ridotte introdotte dal Decreto Legislativo n. 87/2024.

Emergenza IMU - fonte pexels - palermolive.it
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Le nuove sanzioni per il saldo IMU 2024

Le sanzioni per chi ha mancato la scadenza del saldo IMU il 16 dicembre 2024 sono ora più favorevoli rispetto al passato. Si parte da una penalità dello 0,083% per ogni giorno di ritardo nei primi 14 giorni, per poi passare all’1,25% entro 30 giorni e all’1,39% entro 90 giorni. Chi regolarizza entro il 30 giugno 2025 pagherà una sanzione del 3,125%, mentre per i ritardi successivi si applica il 3,572% fino ai termini di prescrizione. Se la violazione è rilevata dal Comune, la sanzione aumenta al 4,17%. Queste nuove regole incentivano i contribuenti a intervenire tempestivamente per limitare i danni economici.

Per procedere con il ravvedimento operoso è necessario utilizzare il modello F24, indicando il codice tributo specifico per l’IMU e barrando la casella “Ravvedimento”. Chi preferisce il bollettino postale deve segnalare chiaramente che il pagamento avviene tramite questa procedura. Le sanzioni e gli interessi, non avendo codici tributo dedicati, devono essere sommati all’importo principale dell’IMU e riportati sotto lo stesso codice tributo. È fondamentale verificare con attenzione gli importi dovuti e le modalità di calcolo per evitare ulteriori errori che potrebbero compromettere la regolarizzazione.