Sicilia, emergenza incendi: Musumeci chiede Unità di crisi e l’Esercito

La richiesta inviata dal governatore siciliano a Roma

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Un’altra giornata di incendi in Sicilia, dalla provincia di Palermo a Enna, Siracusa, Agrigento e Trapani. Una situazione difficile da gestire considerando le alte temperature e i venti di scirocco. Per tale motivo il presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci ha chiesto al Governo una riunione urgente della Unità di crisi nazionale della Protezione civile e l’intervento dell’Esercito.

Una riunione urgente della Unità di crisi nazionale della Protezione civile e l’impiego dei soldati dell’Esercito nelle aree rurali. È la richiesta urgente che ho avanzato a Roma per far fronte alla difficile situazione creatasi nell’Isola in questi giorni, su due diversi fronti: la incessante caduta di cenere vulcanica sui centri etnei e i numerosi incendi, quasi tutti di origine dolosa, sviluppatisi in modo particolare nella Sicilia orientale. Le fiamme, favorite dal vento e dall’alta temperatura, interessano soprattutto le province di Enna, nel Troinese, Siracusa e Ragusa; impegnati tre canadair statali, gli otto elicotteri della Regione e tutti i reparti a terra dei vigili del fuoco, dell’Antincendio regionale e del volontariato di Protezione civile.

Domani lunedì, alle 11, al PalaRegione di Catania incontrerò i sindaci dei Comuni pedemontani etnei per concordare assieme alcune iniziative per attenuare i disagi determinati dalla caduta di cenere, che mette a dura prova la qualità di vita degli abitanti di alcune decine di centri abitati e pregiudica parte della produzione agricola. Abbiamo deliberato nei giorni scorsi la richiesta dello stato di calamità ma temo che a Roma non abbiano ancora compreso la gravità della situazione. Quanto agli incendi, abbiamo impegnato tutti i nostri uomini e mezzi. Ma da soli, di fronte alla tracotanza dei piromani, possiamo fare ben poco. Ci vorrebbe la galera a vita per questi delinquenti“.