Emergenza rifiuti a Palermo, sindacati scettici verso i doppi turni RAP: “La soluzione è un’altra”
I rifiuti si accumulano e invadono Palermo, con la conseguenza di roghi in diverse zone della città, soprattutto nelle periferie. La soluzione tampone dei doppi turni suscita non poche perplessità a livello sindacale: la Uiltrasporti Palermo, ad esempio, individua altrove una possibile via d’uscita dalla crisi che attanaglia la città.
“Esprimiamo perplessità in merito alla notizia dell’esaurimento delle risorse in Rap – spiega la segretaria Katia Di Cristina – destinate a finanziare i doppi turni di lavoro degli operatori. Già dall’inizio dell’anno si aveva piena consapevolezza, da parte di tutti gli attori, che si trattasse di una strada non più percorribile. Infatti, la nostra organizzazione sindacale ha affermato ai tavoli sindacali che venisse inserito nel verbale la indisponibilità della Uiltrasporti a prorogare gli accordi che prevedevano i doppi turni, per diverse ragioni, tra cui la necessità fisiologica e sacrosanta di consentire il recupero psico-fisico, nonché le ferie al personale e di evitare turni massacranti che mettono a rischio la sicurezza dei lavoratori. Tutto questo a fronte, anche del fatto, che l’emergenza rifiuti non veniva comunque superata”.
“Riorganizzare la raccolta dei rifiuti”
“Esiste già da mesi un’alternativa, tracciata dallo studio di risanamento redatto dal pool guidato dal professore Amenta. Si tratta di riorganizzare l’azienda – continua Di Cristina – per minimizzare i tempi morti e i fermi tecnici, in modo da massimizzare la produttività degli equipaggi. Questo include l’eliminazione dell’ora morta del rifornimento dei mezzi durante i turni notturni e lo svuotamento dei mezzi a Bellolampo, attraverso autisti dedicati e altro personale tecnico incaricato di efficientare il processo di riparazione dei mezzi. Si stima un aumento produttivo di almeno il 25%”.
“I vertici aziendali però non hanno ancora fatto nulla dopo oltre sei mesi. Esorto l’Amministrazione a intervenire per accelerare tali processi e per portare la città alla dignità che si merita, facendo in modo che si interrompano certe cattive abitudini e diseducative, rendendo il processo di raccolta efficiente e trasformando i rifiuti da costo in profitto attraverso il riciclo. Funziona dappertutto – conclude Di Cristina – siamo convinti che possa funzionare anche a Palermo”.
106 lavoratori da assumere
C’è poi la questione dei ritardi nell’assunzione di 106 lavoratori dopo l’ok al bilancio e alla ricapitalizzazione decisa dal Comune. “Il semaforo verde dell’Amministrazione comunale – commenta Di Cristina – è arrivato da tempo, ma gli uffici di piazza Cairoli procedono a rilento. Non si capisce perché. Pare il motivo sia la verifica della veridicità delle dichiarazioni sui carichi familiari, ma non deve necessariamente essere preliminare alle assunzioni. Tuttavia, sembra che qualcuno preferisca infognare le assunzioni in un mare di burocrazia anziché cercare soluzioni rapide”.