La situazione rifiuti è critica a Palermo. Sono tante le zone invase dalla spazzatura e le squadre Rap sono poche per poter recuperare tutto in breve tempo. Intanto il presidente della Partecipata, Giuseppe Todaro risponde al consigliere comunale del Movimento Cinque Stelle Antonino Randazzo che ha chiesto le dimissioni proprio del numero uno dell’azienda che gestisce la raccolta rifiuti a Palermo.
“Solitamente non è mio costume farmi trascinare in sterili polemiche o rispondere a chi si alza la mattina pensando di avere titoli per dispensare lezioni al mondo intero”, afferma Todaro. I social in questo senso hanno generato mostri che oggi sono convinti di essere cattedratici solo perché raccolgono qualche consenso o qualche like. Ma per una volta sento il dovere di rompere questo mio personale protocollo e dare direttamente ai cittadini qualche informazione rispetto all’ennesima nota del consigliere Antonino Randazzo.
A chi segue con attenzione i fatti del Comune, non sarà sfuggito lo sfrenato attivismo dell’esponente del Movimento 5 Stelle rispetto ai temi dei rifiuti e alla gestione di Rap. Spulciando l’albo pretorio e il sito istituzionale del Comune si trovano decine di interrogazioni e comunicati stampa in cui si attacca continuamente la gestione dell’azienda, anche quando si parla di assunzioni o delle tante soluzioni che in questi mesi sono state elaborate per tentare di salvare la Rap”.
Todaro non molla: “Trovo anche ridicole le richieste di dimissioni nei confronti del sottoscritto. Chi mi conosce (e chi dice di conoscere la materia di cui stiamo parlando) sa benissimo che questo incarico, i rischi a esso collegati e il livello di responsabilità che porta in dote la presidenza di Rap non sono neppure lontanamente compensati dal gettone riconosciuto annualmente. E che, pertanto, chi siede su questa poltrona lo fa per mero spirito di servizio”.
Idee chiare con l’amministrazione comunale: “Con il sindaco, che ringrazio per la fiducia, abbiamo avviato un percorso di risanamento e trarremo insieme le conclusioni se non porteremo a termine questo progetto. – ha concluso – Di sicuro non ho ancora sentito nessuna proposta concreta da chi, ad ogni cambio di governance, sostiene che siano sufficienti pochi mesi per risolvere anni di cattiva gestione”.