Emergenza sepolture al cimitero dei Rotoli finita, Musumeci: “In sei mesi fatto un miracolo”
Visita questa mattina al cimitero dei Rotoli di Palermo da parte del Ministro della Protezione Civile Nello Musumeci insieme al sindaco della città Roberto Lagalla, il vice sindaco Carolina Varchi e ad alcuni assessori della Giunta. “L’amministrazione comunale di Palermo ha fatto in sei mesi quello che non è stato fatto in sei anni”, ha dichiarato il ministro.
Accorciati i tempi di conclusione dell’emergenza: “L’impegno era categorico, il mio primo atto da ministro è stato la dichiarazione di una condizione di emergenza, la messa a disposizione dell’amministrazione comunale di una struttura commissariale per andare in deroga alla normativa vigente, una somma di due milioni di euro e la scadenza di un anno. Credevo potesse essere sufficiente, invece mi sbagliavo: in sei mesi sono riusciti a fare un miracolo, sono grato ad assessori, tecnici, e amministrazione.
Il rispetto verso i morti passa attraverso una regolare e normale e dignitosa sepoltura – ha sottolineato Musumeci -. Qui ho visto cose che non si sono mai viste in altre parti in Europa, davvero sono felice di aver potuto per la mia terra fare questo, mi compiaccio con l’amministrazione per questo sforzo in termini di efficienza e organizzazione. Adesso la sepoltura delle salme avviene in maniera ordinaria come è giusto che sia in ogni altro posto degno di questo nome”.
Demolizione tombe abusive
“Dopo aver azzerato l’emergenza sepolture, oggi, alla presenza del ministro della Protezione civile Nello Musumeci, che ringrazio per il conferimento dei poteri commissariali, diamo inizio alle operazioni di demolizione delle 72 tombe abusive al cimitero dei Rotoli”, ha annunciato il sindaco Lagalla . “Si tratta di una vera e concreta affermazione di legalità, lontana dalle semplici declamazioni. Queste sepolture, per decenni, non sono mai state oggetto di una rimozione strutturale, anzi, inopinatamente utilizzate da precedenti amministrazioni per non ridurre il numero delle sepolture disponibili. Dove c’è stata un’attività contra legem, crediamo che si possa intervenire solo con l’arma più dura, ovvero quella dell’eliminazione delle tombe abusive”.
Il prossimo obiettivo, come dichiarato dal primo cittadino di Palermo “di poter attivare entro luglio il forno crematorio”