A Enna un prete, don Giuseppe Rugolo è stato condannato a 4 anni e sei mesi di reclusione per violenza sessuale. La sentenza del tribunale è arrivata dopo otto ore di camera di consiglio. Il dispositivo è stato letto dal presidente del tribunale Francesco Pitarresi nel corso di una udienza a porte aperte dopo che tutto il processo era stato celebrato a porte chiuse. Il pm Stefania Leonte aveva chiesto la condanna a 10 anni di reclusione per il sacerdote.
La vicenda risale al 2009. La vittima un ragazzo allora minorenne e oggi trentenne, Antonio Messina il quale ha avuto il coraggio di denunciare le violenze subite fino al 2013, nel 2020. Il ragazzo aveva segnalato le violenze prima ad altri sacerdoti e al vescovo della diocesi di Piazza Armerina. Don Rugolo, prima di finire in arresto, venne trasferito in altra sede, ufficialmente per seguire un dottorato. A quel punto Messina decise di denunciare tutto alla polizia, dopo avere scritto anche al Papa.
Dall’indagine portata avanti dalla Squadra Mobile sono venuti fuori elementi importanti prelevati da pc, telefoni e supporti informatici, sequestrati al sacerdote, per anni parroco a Enna e alla guida di un’associazione giovanile. Nel corso delle indagini sarebbero emersi ulteriori reati commessi ai danni di altri due minori, nei confronti dei quali l’imputato avrebbe svolto ruolo di guida spirituale.
Nel processo sono costituiti parti civili, la vittima assistita da Eleanna Parasiliti Molica, i genitori con l’avvocato Giovanni Di Giovanni, Rete l’Abuso, assistita da Mario Caligiuri e l’associazione Contro Tutte le Violenze, Co.Tu.Le.Vi, con Irina Mendolia mentre, chiamati alla responsabilità civile, c’è la Diocesi di Piazza Armerina, con l’avvocato Gabriele Cantaro e la parrocchia di San Giovanni Battista di Enna, con Mauro Lombardo. Due i legali di fiducia di Rugolo, gli avvocati Antonino Lizio e Dennis Lovison. Il ragazzo dovrà essere anche risarcito insieme alla Curia di Piazza Armerina.
LEGGI ANCHE: