Entro Pasqua scatta la chiusura per un anno del Giardino Inglese
Il Giardino Inglese si rifà il look: oltre alle opere di riqualificazione e innovazione, previsti wi-fi e videosorveglianza da remoto
Il progetto di restyling e recupero del Giardino Inglese e villa Garibaldi è già iniziato. Il Comune ha già consegnato alla ditta aggiudicataria i lavori che costeranno circa 1,3 milioni di euro e verranno finanziati con i fondi del Pnrr. Quindi si rifanno il look le due aree adesso intitolate a Piersanti Mattarella e Falcone Morvillo, da tempo in condizioni di degrado. Entro Pasqua saranno chiuse al pubblico, per consentire l’esecuzione degli interventi di restauro e recupero, . Il transennamento è ormai quasi completato, e a giorni compariranno anche i cartelli che vieteranno l’ingresso per quasi un anno. Il progetto prevede la sostituzione dell’attuale pavimentazione con materiale ecologico e un nuovo sistema di drenaggio delle acque piovane. Inoltre si interverrà sul verde per migliorare le singole specie arboree, e saranno restaurate anche le sculture.
Per quanto riguarda le vasche, saranno pulite e impermeabilizzate, e ci sarà un’attenzione particolare per la realizzazione di un impianto di illuminazione ad alta efficienza energetica. Garantirà una luminosità diffusa della pavimentazione dei percorsi, e permetterà valorizzazione scenografica dei gruppi di alberi e degli elementi architettonici più significativi.
Al Giardino Inglese previste molte innovazioni
Sono previste anche una serie di innovazioni. Dall’impianto wi-fi alla videosorveglianza con controllo da remoto. Per facilitare la fruizione del giardino ai disabili saranno eliminate tutte le radici affioranti e ampliate le aiuole, mentre un percorso tattile consentirà alle persone con deficit visivo di vivere l’area verde in autonomia. Non appena il ‘Giardino inglese’ riaprirà, verranno messe a bando dal Comune le giostre e il bar del giardino. Prevista anche la revisione dell’ impianto idrico per garantire l’habitat della fauna e della vegetazione esistente. Nuova vita quindi per il polmone verde cittadino, le aree del parco pubblico palermitano, progettato nel 1851 dall’architetto Giovan Battista Filippo Basile.