Epatite acuta nei bambini: in Italia 2 casi confermati su 11 segnalazioni
Per quanto riguarda l’epatite acuta, “Non è stato identificato alcun legame con il vaccino anti Covid”. Finora sono stati riscontrati 108 casi nel Regno Unito, 30 nell’Unione europea e 9 negli Stati Uniti
Il Ministero della Salute ha inviato una circolare a Regioni, strutture sanitarie e medici per fare il punto sui casi di epatite acuta di natura non conosciuta riscontrati nell’ultimo periodo nei bambini. Nella circolare si legge: “Al 22 aprile sono giunte in totale 11 segnalazioni che fanno riferimento a pazienti individuati in diverse Regioni italiane: Abruzzo, Emilia Romagna, Lazio, Lombardia, Marche, Sicilia, Toscana e Veneto”. Solo 2 casi sono confermati e due giudicati “possibili”. “Non è stato identificato alcun legame con il vaccino anti Covid”, sottolinea il Ministero. Fino ad ora è stata confermata una positività per Adenovirus solo in 2 casi sospetti. “Il ruolo degli Adenovirus in queste forme ipotizzato nel Regno Unito non è però confermato”.
CASI SPORADICI IN ITALIA
Si tratta, si legge nella circolare, di segnalazioni relative a casi sporadici sparsi sul territorio nazionale. Di questi, un paziente non rientra nella definizione di caso, e 2 casi sono in corso di valutazione per possibili ulteriori cause eziologiche. Altri quattro sono definibili come “sospetti”, 2 definiti come “possibili”, e 2 “confermati”. Un bambino di 3 anni ha sviluppato la patologia molto aggressiva. Dopo un ricovero all’ospedale Meyer di Firenze è stato trasportato al Bambino Gesù di Roma, nell’ipotesi di un trapianto di fegato, poi scongiurata. Per quanto riguarda Campania, Piemonte, Liguria, Valle d’Aosta, Calabria e Puglia, hanno comunicato di non avere al momento casi da segnalare.
UN CENTINAIO IN TUTTO IL MONDO
In tutto il mondo si sarebbero verificati oltre un centinaio di casi, dei quali la maggior parte in Gran Bretagna, ma segnalazioni arrivano da Usa, Israele, Danimarca, Irlanda, Paesi Bassi e Spagna, con numeri sensibilmente inferiori. Sono 108 casi nel Regno Unito, 30 nell’Unione europea e 9 negli Stati Uniti. Ogni anno ci sono casi di epatiti la cui origine non è nota, ma è la frequenza di queste segnalazioni che ha fatto scattare l’allerta.
L’epatite acuta è dovuta ad una infiammazione del fegato. Che, di solito, è causata da una infezione virale dovuta a virus specifici, come epatite A,B,E, che colpiscono direttamente l’organo. In certi casi però non è possibile identificare alcun agente patogeno, e l’epatite viene quindi indicata come ad eziologia sconosciuta o indeterminata. Nel mondo scientifico attualmente mancano ipotesi validate circa la natura di questa malattia che colpisce i bambini, ma secondo alcuni esperti potrebbe esserci il legame con un virus, forse il già noto adenovirus.
COSA DICONO GLI ESPERTI
Giuseppe Indolfi, pediatra all’ospedale Meyer di Firenze, intervenuto a Tgcom24 ha detto che l’origine di questa forma di epatite, secondo le ipotesi, sarebbe di tipo virale. “Ne ha tutte le caratteristiche – ha spiegato -; i bambini in età prescolare cominciano con vomito e diarrea e poi vanno incontro a un particolare stato di stanchezza, fanno gli esami del sangue e riscontrano l’aumento delle transaminasi. Questo è tipico di un’infezione di tipo virale, ma finché non siamo certi che tutti questi casi sono determinati da uno specifico virus possiamo soltanto ipotizzarlo. Ora è importante monitorare l’aumento dei casi per capire la gravità della situazione”.
Nonostante non ci siano certezze, l’epidemiologo Pier Luigi Lopalco ha voluto sottolineare in un post su Facebook che “definirla epatite misteriosa non fa bene. Si alimentano dietrologie e complottismi. Non c’è nulla di misterioso. Di virus in grado di causare epatite virale ne conosciamo tanti. E alla lista se ne possono aggiungere di nuovi”.
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