Maturità 2022, studenti temono gli scritti: la petizione da 40mila firme
Grande successo per la petizione lanciata da un anonimo studente su Change.org. Tra ironia e timori, pare chiaro che gli studenti non si sentono affranto pronti per affrontare le prove scritte.
Come si svolgeranno gli esami di maturità nel 2022? E’ una domanda che molti studenti si pongono, tra attese e timori, dopo due anni nei quali, a causa dell’avvento del Covid, l’esame conclusivo delle scuole superiori ha assunto fattezze diverse dal solito.
La pandemia ha infatti eliminato le prove scritte. Per questioni di sicurezza, gli alunni hanno sostenuto solo un esame orale che ha preso le mosse da un elaborato da loro prodotto. La formula sarebbe l’ideale per molti studenti, a giudicare dall’iniziativa che ha preso campo nelle ultime settimane. Un non meglio noto “Studente maturando” ha infatti lanciato una petizione su Change.org chiedendo che anche per quest’anno l’esame non preveda alcuna prova scritta.
Maturità 2022, 40 mila firme contro gli scritti
“Noi studendi maturandi – si legge sul sito – chiediamo l’eliminazione delle prove scritte agli esami di maturità 2022, poiché troviamo ingiusto e infruttuoso andare a sostenere degli esami scritti in quanto pleonastici, i professori curricolari nei cinque anni trascorsi, hanno avuto modo di toccare con mano e saggiare le nostre capacità. Inoltre abbiamo passato terzo e quarto anno in DAD, penalizzandoci, distruggendo parte delle nostre basi che ci sarebbero dovute servire per gli esami. L’ulteriore stress di esami scritti remerebbe contro un fruttuoso orale indispensabile come primo passo verso l’età adulta. Sicuri di un suo positivo riscontro le porgiamo i più cordiali saluti”.
La petizione è indirizzata al ministro dell’Istruzione, Patrizio Bianchi, e nonostante il linguaggio traballante che la caratterizza ha già raccolto quasi 40 mila firme. Dando uno sguardo ai commenti ci si può render conto delle motivazioni dei numerosi aderenti.
“Non sappiamo più scrivere”, è il commento lapidario di Lorenzo. “Dopo due anni di dad, è innegabile che rimane una lacuna scolastica negli alunni”, gli fa eco Jennifer.
“Se fanno gli scritti mi bocciano”, scrive Matteo; “Non c’ho voglia di studiare”, sbotta Sofia. E mentre Milena avverte: “Attenzione avete scritto “un’esame”… Correggete per favore”, c’è chi guarda al futuro e già trema “Sto firmando perchè tra un anno sono di esami e mi c**o in mano detto sinceramente”.
Al di là dei sorrisi che i commenti dei ragazzi possono suscitare, è chiaro però che molti non si sentano affatto pronti per sostenere una prova scritta. La Dad ha infatti cambiato anche la modalità delle prove di verifica con cui i ragazzi si sono confrontati negli ultimi anni.
“Penso che sostenere degli scritti dopo due anni di DAD sia poco logico perchè non abbiamo potuto esercitarci quanto basta sulla scrittura – scrive Veronica -. Perchè gli altri ragazzi reduci dalla pandemia sono stati agevolati e noi che abbiamo fatto terza e quarta online non dovremmo esserlo allo stesso modo?. Cordiali saluti”.
“Abbiamo frequentato parte del 3° anno e quasi tutto il 5° in Didattica a Distanza – ragiona Emanuela -. Firmo perché ripristinando la vecchia modalità di esame ci metterebbe estremamente in difficoltà. Dopo due anni di esami con questa nuova modalità…perché non continuare in questo modo pure per noi che siamo stati penalizzati quanto gli altri?”.
Insomma, alle incertezze tipiche di ogni maturando si aggiungono per questi giovani studenti quelle figlie della pandemia. D’altronde, come scrive Cristian: “Anche noi siamo stati vittime del covid nel triennio”.