Esami istologici in arretrato, all’Asp di Trapani gli ispettori dal Ministero: attese fino a 8 mesi per un referto

In corso all’Asp di Trapani l’indagine degli ispettori inviati dal ministero della Salute, chiamati a verificare eventuali inadempienze e responsabilità nei ritardi con cui sono stati refertati oltre 3mila esami istologici. Alcuni pazienti avrebbero dovuto aspettare fino a 8 mesi per avere il responso. La vicenda è infatti emersa in seguito al caso dell’insegnante di Mazara del Vallo, Maria Cristina Gallo, 56 anni, che tanto ha dovuto attendere per avere l’esito dell’esame istologico disposto dopo l’asportazione di una neoformazione all’utero. La donna aveva presentato un esposto.

Esami istologici in arretrato, la vicenda

Il referto, sollecitato più volte anche per vie legali e arrivato con incredibile ritardo, ha diagnosticato alla donna un tumore al quarto stadio che, nel frattempo, ha prodotto metastasi. Sulla vicenda anche la Procura di Marsala ha aperto un’inchiesta. I pm, coordinati dal procuratore Fernando Asaro, nei giorni scorsi hanno acquisito le cartelle cliniche all’ospedale di Mazara in cui, a dicembre del 2023, la Gallo era stata operata. Scopo dell’indagine accertare l’eventuale nesso di causalità tra il ritardo e l’aggravamento della malattia.

“Non voglio giustizia ma voglio praticare la giustizia per il futuro”, ha detto l’insegnante che ora si sta sottoponendo alla chemioterapia. “Oramai il male è stato compiuto – ha commentato la paziente in cura all’Istituto nazionale tumori di Milano – la mia battaglia non è né rancore e né rabbia ma è solo per cambiare le cose”.

Schifani: “Emersi circa 170 casi di tumore”

“Sulla vicenda dei referti in ritardo all’Asp di Trapani sento di scusarmi nei confronti di quelle persone che in questi momenti stanno ricevendo i risultati positivi, purtroppo, sulle loro patologie”. A parlare così, a margine dell’incontro sugli 80 anni del quotidiano La Sicilia, a Catania, è stato il presidente della Regione Siciliana Renato Schifani. “Non ho responsabilità diretta sulla questione – ha aggiunto – ma in politica chi sta al vertice deve assumersi responsabilità che non sono sue, facendo propri anche gli errori altrui. Errori commessi, per i quali saremo estremamente rigorosi”.

“La percentuale di referti positivi è del 5%, quindi sono circa 160-170 i casi – ha aggiunto il governatore -. Si stanno raggiungendo in queste ore le famiglie per informarle, in maniera tale che si accelerino i processi di terapia”.

L’Asp trapanese ha delineato un piano con 7 punti per affrontare l’emergenza arretrati. Schifani ha commentato evidenziando che “forse se i sette punti si fossero messi in atto prima non staremmo qui a disquisire di questo tristissimo episodio che sta toccando le coscienze non soltanto dei siciliani, ma di tutti gli italiani. Fatti del genere non possono più verificarsi in Sicilia: non possiamo consentirlo, né lo consentiremo”.

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