Notte di sangue in via Pasquale Calvi, a Palermo, dove un giovane di 22 anni è stato gravemente ferito a colpi di pistola, pare al culmine di una lite. Lesioni che non gli hanno lasciato scampo: Rosolino Celesia, questo il nome del ragazzo, si è spento poco dopo all’ospedale Civico. Sul grave episodio, accaduto intorno alle 3 di notte, indaga adesso la polizia che sta lavorando ai fini di definire i contorni dell’accaduto. Ciò che salta agli occhi è tuttavia l’escalation di violenza a cui le vie del centro cittadino stanno assistendo: tra risse e sparatorie, stanotte c’è scappato persino il morto.
Poco più di dieci giorni fa via Isidoro La Lumia, luogo caldo della movida palermitana, aveva visto esplodere una violenta rissa davanti a un locale tra le 3:30 e le 4. Una rissa degenerata al punto tale che qualcuno a un certo punto ha tirato fuori una pistola ed esploso diversi colpi: nel giro di poco si è scatenato il caos. Sul posto, oltre a diversi bossoli, sono state rinvenute tracce di sangue che hanno fatto pensare all’eventuale ferimento di qualcuno dei presenti.
Il video dell’accaduto ha fatto presto a fare il giro dei social. Le indagini dei carabinieri hanno condotto all’identificazione del presunto autore della sparatoria: un trentenne del quartiere Sperone che avrebbe aperto il fuoco almeno sette volte. A scatenare il folle gesto sarebbero stati futili motivi.
Nella stessa notte, poco prima della rissa, un’auto in corsa aveva danneggiato quattro vetture parcheggiate in via Gaetano Daita, nei pressi dell’incrocio con via Quintino Sella. Qualche settimana prima, invece, sempre in via Isidoro la Lumia, un tamponamento avrebbe innescato una maxi rissa con tanto di investimento finale. Un’auto ha fatto retromarcia sulla gente scatenando il fuggi fuggi generale.
La stessa via Pasquale Calvi, dove stanotte si è consumata l’uccisione di Rosolino Celesia, nella notte tra il 15 e il 16 dicembre aveva visto divampare una rissa davanti alla discoteca Notr3 con tanto di urla e pugni tra i presenti. A lanciare l’allarme sono stati i residenti mentre all’interno del locale la serata trascorreva tranquillamente. Sul posto sono intervenuti polizia e carabinieri per riportare la calma e identificare quanti si trovavano nei pressi del locale.
Non si tratta del primo episodio di questo tipo: nel mese di marzo il Notr3 era stato chiuso per trenta giorni su provvedimento del questore Leopoldo Laricchia a seguito delle indagini su una rissa avvenuta nei pressi della discoteca nel febbraio scorso. Durante una delle serate un ragazzo era stato picchiato da alcuni coetanei e aveva riportato ferite e lesioni al volto. Sul posto si era presentata la polizia, allertata da una telefonata al 112, ma gli agenti non avevano individuato tracce del pestaggio. Per ricostruire l’accaduto è stato necessario ascoltare i testimoni e acquisire le immagini dei sistemi di sorveglianza.
Insomma, l’aria nel centro di Palermo è tutt’altro che tranquilla. “Una situazione insostenibile – ha dichiarato uno dei residenti di via Calvi, svegliato nella notte dalle urla della rissa nel fine settimana –. Basta nulla per scatenare la rissa. I giovani escono dai locali non più lucidi e così si innescano queste azioni violente che coinvolgono decine di giovani. Appena una settimana fa in via La Lumia, ma può succedere in qualunque zona di Palermo dove i giovani fanno tardi fino a notte”.
“Da tempo mi batto e comunico alle istituzioni le preoccupazioni di un dilagare criminoso e un degenerare continuo in tutta la città! – aveva scritto qualche giorno da su Facebook Alfonso Zambito, titolare del Berlin, noto locale di via La Lumia -. Sembra che migliaia di interpreti di Gomorra o Il capo dei capi si siano riversati improvvisamente in città. Le attività tutte di via La Lumia e traverse limitrofe si dissociano da questi incresciosi e devastanti atti criminosi che minano la nostra immagine il nostro lavoro e la nostra incolumità. Chiederò immediatamente un incontro al Questore per un intervento urgente a tutela di tutti noi”.