“Esci dal giro”, a Palermo il presidio per dire no al crack: “Necessario sensibilizzare i giovani”
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Si è tenuto oggi pomeriggio in piazza Castelnuovo il presidio di Gioventù Nazionale Palermo per dire no alla droga. “Ormai da troppo tempo – dichiara Daniele Angileri, presidente del movimento – la nostra bella città è infetta dall’epidemia del crack, droga che, come l’eroina degli anni 70/80, oltre ad essere un’enorme affare per la mafia, è causa di morte soprattutto tra i più giovani”.
Il presidio a piazza Castelnuovo ha voluto essere “un invito ai nostri coetanei ad ‘uscire dal giro’ del consumo di stupefacenti – prosegue Angileri -. L’uso di droga può provocare un momenti di effimero e finto piacere ma che, come succede un po’ nel giro della morte sulle montagne russe, risultano limitati e brevi. Invece noi giovani dovremmo trovare il piacere nel lanciare sfide al futuro, nel sognare il domani e nel lottare per realizzare i nostri sogni”.
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Spazio dunque alla sensibilizzazione sul tema. “È bene che la regione abbia stanziato dei fondi per contrastare la diffusione delle droghe ma il vero investimento nel futuro si fa mettendo a conoscenza i nostri coetanei dei rischi che l’uso di queste sostanze comporta e proponendo loro modelli alternativi che si focalizzino sulla salute dell’individuo sia fisica, attraverso l’incentivo attività sportive e stili di vita sani, che mentale. La Comunità di Gioventù Nazionale Palermo – conclude Angileri – è da sempre sensibile a questi temi, e lotterà sempre finché modelli distruttivi, come quelli che incentivano l’uso di droghe, saranno definitivamente superati e sostituiti da modelli sani e costruttivi”.
“No ai mercanti di morte”
“Tolleranza zero contro i mercanti di morte che distruggono intere generazioni di giovani”. Lo ha dichiarato il senatore di Fratelli d’Italia, Raoul Russo, coordinatore provinciale di Palermo, che ha preso parte al sti-in. “Siamo vicini alle famiglie dei ragazzi travolti da questa droga devastante, che annienta ogni capacità intellettiva e cognitiva – ha proseguito -. È fondamentale creare strumenti operativi per tracciare percorsi di recupero per i giovani intrappolati in questo tunnel letale. La Sicilia, in questo senso, si è distinta come la prima regione d’Italia ad adottare una legge specifica per la prevenzione e il supporto delle vittime di crack”.
“Non dobbiamo dimenticare – ha detto Raoul Russo – che il commercio di tutte le droghe alimenta l’economia della mafia, rafforzandone il potere e la capacità di influenzare il tessuto sociale ed economico delle nostre comunità. Contrastare lo spaccio significa anche indebolire questo sistema criminale che prospera sulla sofferenza e sulla disperazione”.