Esiste un modo per scoprire lo stipendio di chiunque: la privacy va a farsi benedire | Come farlo senza essere scoperti
Una nuova direttiva europea cambierà totalmente il nostro modo di porci con le offerte lavorative: si conoscerà lo stipendio. L’Unione Europea ha deciso di lanciare questa svolta per sopperire ad alcuni problemi che attanagliano il mercato del lavoro. Scopriamo insieme cosa cambierà.
Il periodo storico che stiamo vivendo non è di certo dei più semplici. La situazione che si è configurata a livello geopolitico è tutt’altro che stabile. Da una parte il conflitto in Ucraina ha riacutizzato alcune tensioni che sembravano sopite.
D’altro canto, anche in Medio Oriente la situazione è diventata terribile, con notizie sconcertanti che ci giungono giorno dopo giorno. Tutto questo per forza di cose ha avuto un impatto devastante sulla tenuta dei sistemi produttivi globali e sull’economia europea.
Il mercato del lavoro è sempre un elemento particolare, specialmente in Italia. Qui i dati degli ultimi anni sembrano disegnare un quadro in ripresa, anche se la realtà delle cose è molto più cruda di quella che potrebbe prospettarsi.
Chi vende questi risultati come grandi traguarda raggiunti da una o dall’altra parte politica è purtroppo in errore: per i giovani è sempre difficile raggiungere posizioni lavorative stabili con stipendi adeguati per affrontare il passaggio di età in maniera dignitosa.
Una nuova direttiva
L’Italia, poi, non è un organismo autonomo e autosufficiente. Nessuna nazione può più esserlo per forza di cose. Le decisioni dell’Unione Europea, dunque, mirano a sopperire ad alcune problematiche diffuse a livello continentale. Quando si parla di lavoro, in realtà, le difficoltà vanno ben oltre i confini dei singoli stati europei.
Per questo motivo le direttive UE sono molto importanti. Di base queste decisioni non obbligano gli stati membri ad attuare per forza cambiamenti nel merito. I singoli stati recepiscono queste direttive in maniera personale, adattandole e adeguandole alle proprie realtà interne. Per quanto riguarda il mercato del lavoro, la direttiva 2023/970 cambierà molte cose per i nuovi lavoratori.
Lo stipendio medio
Negli ultimi anni si è molto parlato del diritto dei lavoratori di conoscere chiaramente lo stipendio che prenderanno per la posizione lavorativa che gli viene offerta. Questa direttiva si occupa proprio di questo aspetto. Entro il 2026, infatti, i datori di lavoro dovranno comunicare lo stipendio ai futuri lavoratori.
Per farlo non saranno tenuti a comunicare direttamente la busta paga di chi già lavora per loro, ma dovranno citare lo stipendio medio detenuto dalle altre persone che svolgono le stesse mansioni. In questo modo la speranza è che anche i giovani e in particolare le donne, spesso penalizzati in sede retributiva, possano ottenere stipendi in linea con gli altri lavoratori.