Esplosione a Catania, 14 feriti in ospedale e un disperso ritrovato: scatta piano di evacuazione per 150 persone
Paura a Catania per l’esplosione verificatasi ieri sera, intorno alle 19, nel rione San Giovanni Galermo, nella periferia Nord. Nella notte è stato trovato un uomo che si temeva potesse essere sotto le macerie della palazzina crollata: come ha reso noto il sindaco Enrico Trantino, si era allontanato dalla zona e successivamente si è fatto vivo. L’allerta era scattato dopo che un familiare lo aveva cercato dicendo di non riuscire a trovarlo, ma qualcuno aveva riferito di averlo visto fuggire dopo il boato che ha scatenato anche un incendio.
Il bilancio dei feriti
Quattro vigili del fuoco sono stati coinvolti dall’onda d’urto senza riportare gravi conseguenze. Rimasti feriti anche tre tecnici della ditta che stava provvedendo a intercettare la perdita. Complessivamente al momento sono 14 le persone ricoverate in ospedale, tra cui una in codice rosso, ma non si registrano vittime.
Il bilancio poteva essere più grave ma fortunatamente “si tratta di palazzine popolari in corso di ristrutturazione e non c’erano molte persone dentro”, ha commentato il primo cittadino. La palazzina crollata era al momento disabitata. I feriti sono stati trasportati negli ospedali: il più grave è un 66enne che ha riportato ustioni sparse anche sul volto e alla testa. Si trova in codice rosso al Cannizzaro. Nello stesso ospedale anche una donna di 51 anni investita dall’onda d’urto, che non verserebbe in gravi condizioni. Ci sono poi i quattro vigili del fuoco, due operatori del 118 della sede di San Giovanni Galermo, tre tecnici del gas e un ingegnere del Comune. Gli ultimi quattro erano impegnati nell’individuazione della fuga di gas.
Caos nel rione San Giovanni Galermo
I tecnici erano al lavoro per una fuga di gas quando un boato fortissimo ha scosso il rione San Giovanni Galermo, boato sentito anche in altre parti della città. Una palazzina di tre piani è crollata e altre due sono state danneggiate.
Immediatamente sono stati evacuati alcuni anziani dal centro dell’Opera diocesana di assistenza che si trova nella zona. La strada dove si è verificata l’esplosione era già stata chiusa al traffico ma dopo la deflagrazione sono state bloccate tutte le strade di accesso a via Galermo a scopo precauzionale e per agevolare l’arrivo dei mezzi di soccorso, ambulanze e pattuglie di carabinieri e polizia.
Il piano di evacuazione
L’unità di crisi attivata dalla Prefettura di Catania ha organizzato, con il Comune, la Protezione civile e le associazioni di volontariato, l’evacuazione di almeno 150 persone dalla zona di San Giovanni Galermo.
L’esplosione ha lasciato in terra macerie delle palazzine danneggiate, ha divelto alcune recinzioni e distrutto auto che erano parcheggiate in strada. A distanza di più di un’ora dall’esplosione, il gas incanalato nel sottosuolo ha fatto saltare alcuni tombini. Mentre i vigili sono impegnati a mettere in sicurezza l’area si è deciso di evacuare palazzine vicine alla zona interessata dallo scoppio.
Il report della Protezione civile regionale riferisce che tutte le palazzine adiacenti a quella crollata sono state sfollate. Circa 100 persone sono attualmente assistite nel parcheggio Santa Sofia, grazie agli autobus messi a disposizione dall’Amts di cui circa 30 presentano diverse patologie. Intorno a mezzanotte alcuni sfollati sono stati portati presso una struttura alberghiera di Catania.
Sul posto Vigili del Fuco arrivati anche da Messina e Palermo, squadre USAR e cinofili. Le operazioni di scavo tra le macerie sono andate avanti per tutta la notte, con solo una breve pausa di qualche ora. Le attività di ricerca sotto le macerie hanno dato al momento esito negativo.