Una tragedia che ha sconvolto ieri la tranquillità di Torre, località poco fuori Lucca. Una tragedia probabilmente innescata da una fuga di gas che ha provocato il tremendo scoppio, chiaramente avvertito nella zona. Era passata da poco l’ora di pranzo quando c’è stata l’esplosione. La palazzina era abitata da due famiglie. Una era composta da padre 60enne, madre 55enne di origini ucraine e figlia 17enne. La prima vittima estratta dalle macerie è stata Lyudmyla Perets. La 55enne è stata trovata quasi subito. Poi, per molto tempo, si è scavato tra il fuoco per cercare due dispersi, il marito e la figlia. Non rispondevano ai telefoni e si temeva fossero nella casa. Per la figlia è stato accertato che non era in casa. Era andata a scuola in città, a Lucca, e quindi era salvata. Invece il padre, Luca Franceschi, 60 anni, infine è stato trovato morto sotto le macerie.
Nella villetta bifamiliare abitava anche una donna incinta: i medici quasi per miracolo sono riuscito a far nascere il suo bambino con un cesareo d’urgenza. La mamma del piccolo è ancora ricoverata in ospedale. A causa dell’esplosione ha riportato gravi ustioni nell’80 pr cento del corpo, . La donna, 26 anni, viveva assieme al marito 29enne nell’altra casa dello stesso complesso, ed era al settimo mese di gravidanza. Lui non era in casa in quel momento. Lei, investita dall’esplosione, è stata soccorsa da 118 e vigili del fuoco.
Aveva gravi ustioni ed è stata portata all’ospedale di Cisanello in elicottero, dove è stata sottoposta a taglio cesareo: è stato necessario far nascere il piccolo in anticipo per evitargli ogni possibile problema. L’operazione si è conclusa positivamente, con il bimbo che è venuto alla luce in buone condizioni di salute ed è stato precauzionalmente trasferito all’ospedale pediatrico Meyer di Firenze. È in terapia intensiva.
L’esplosione della palazzina è stata provocata da una fuga di gas metano, che poi ha innescato un incendio. «Abbiamo sentito uno scoppio fortissimo, quasi assordante – hanno raccontato alcuni vicini di casa -, siamo usciti fuori spaventati e abbiamo visto uno scenario terribile, davvero impressionante». La palazzina era disintegrata dallo scoppio e c’era un incendio in corso. Della struttura non è rimasto in piedi che qualche pezzetto di muro. I detriti hanno sepolto anche un’auto bianca parcheggiata vicina. Due persone che passavano su un camioncino, al momento dell’esplosione la sono cavati con poco. Ed è miracolosamente salva una cucciolata di cani: una dozzina di cuccioli di bassotto. Sono stati estratti vivi dalle macerie, assieme a un pastore maremmano, e affidati al servizio veterinario della Asl.