Estorsione e violenze al padre suicida, i soldi richiesti per mantenere il genitore del fidanzato in carcere

Fai soldi senza lavorare - fonte pexels - palermolive.it
I soldi estorti al padre di lei non servivano solo a soddisfare i capricci della coppia, ma anche a sostenere il padre del fidanzato, condannato per reati gravi legati alla criminalità organizzata.
Sono questi i dettagli – come riporta il quotidiano La Repubblica – che emergono dall’ordinanza di custodia cautelare firmata dalla giudice per le indagini preliminari del Tribunale per i minorenni di Palermo. L’inchiesta riguarda il drammatico suicidio di un padre, un uomo di 43 anni, vittima di estorsioni e violenze psicologiche e fisiche da parte della propria figlia e del fidanzato. I due ragazzini, di 15 e 17 anni, sono accusati di aver portato il padre di lei al gesto estremo, dopo le continue violenze psicologiche e fisiche. I due pretendevano 5mila euro lasciati in eredità dalla madre di lei.
L’inchiesta della Procura per i minorenni contesta agli indagati i reati di rapina, estorsione, morte o lesione come conseguenza di altro delitto. La ragazza si trova adesso in una casa accoglienza a Catania, insieme al figlioletto, mentre il fidanzato, ormai maggiorenne, è recluso a Palermo in una cella del carcere Malaspina.