Gli esuberati di Auchan e l’inquietante silenzio di chi dovrebbe dare risposte

Gruppo esuberi ex Auchan Palermo: “Lavoratori che in una città come quella di Palermo, che non da alcuna alternativa in termini occupazionali a causa di una desertificazione delle attività produttive”

 “Stanno come coloro che son sospesi”, scrisse Dante nel Canto II dell’inferno. Praticamente la condizione, per l’appunto infernale, che da qualche tempo vivono i 52 ex impiegati Auchan, ad oggi ancora incerti, dopo la subentrante azienda Margherita Distribuzione, circa il futuro che li attende. “In questo momento, si tratta a tutti gli effetti di lavoratori dimenticati”: È il grido d’allarme dei 52 esuberi ex Auchan che denunciano il senso d’abbandono da parte delle istituzioni.

Ed è attraverso una nota, firmata proprio dal Gruppo esuberi ex Auchan Palermo, che si può quasi toccare con mano lo stato di grande tensione vissuto da chi, avendo una famiglia, dopo tanti anni si ritrova privo di un impiego.

Come può un lavoratore essere lasciato ostaggio del bisogno, nell’attesa di uno spiraglio da parte della azienda che rimanda di volta in volta un incontro per definire i termini di ricollocazione e di incentivazione all’esodo?
Lavoratori che in una città come quella di Palermo, che non da alcuna alternativa in termini occupazionali a causa di una desertificazione delle attività produttive. Il caso dei lavoratori ex Auchan Palermo  non si può assolutamente paragonare alle stesse vertenze del resto d’Italia. I lavoratori chiedono ai sindacati di specificare questa peculiarità nei tavoli nazionali al ministero e inoltre di sensibilizzare l’assessore regionale al lavoro che si faccia carico di aprire un tavolo di lavoro con tutti gli attori della vertenza nell’interesse dei lavoratori stessi e invitare l’azienda Margherita Distribuzione a trovare un accordo territoriale regionale per la risoluzione della vertenza.”

Un passaggio tutt’altro che indolore, per 52 lavoratori quello da Auchan a Margherita Distribuzione

Una conferma ulteriore dello stato di assoluto stallo in cui versa la situazione degli ex lavoratori Auchan ce la fornisce Tiziana Costumati, ex dipendente iscritta dirigente Uil, già raggiunta dal nostro giornale a settembre. “Tramite le sigle sindacali, in particolare quella della UILTuCS, abbiamo invitato, senza ricevere alcuna risposta, l’Ispettorato del lavoro a convocare le parti in sede. In ogni caso l’Azienda non si è ancora potuta invitare a sedersi ad un tavolo regionale o quantomeno territoriale in quanto prende sempre tempo. Diciamo che la situazione è statica in quanto non abbiamo notizie certe sulla fase di ricollocamento degli esuberati. Avevamo premura di sapere quantomeno quali fossero i prossimi step, invogliando anche l’Assessore affinchè potesse muoversi nel nostro interesse”. Riguardo l’eventualità di riuscire ad essere collocati presso rami d’azienda al di fuori della stessa provincia di Palermo, Tiziana Costumati, intervistata da Palermo Live dà una risposta perentoria che non lascia spazio a dubbi.”No, in quanto non sussistono le condizioni tecnico economiche per potere affrontare trasferimenti presso comuni limitrofi. Anche perchè Conad Sicilia non  ci garantirebbe la successione nel ramo d’azienda; questo in quanto dovremmo dare le dimissioni nell’ottica di firmare ex novo un altro contratto lavorativo. Diciamo che la nostra speranza sta tutta nell’impegno di Margherita di ricollocarci – confida l’ex dipendente Auchan – , usufruendo della superficie ecceduta nei mq occupati per intero al Conca d’Oro dall’ex Auchan. Ma questo è un discorso in divenire e del tutto privo di certezze, in quanto, ad oggi, neanche si conosce il nome delle aziende subentranti che andranno ad occupare quegli spazi. Non c’è dato neanche sapere se il gruppo Margherita è intenzionato a congelarci per un’eventuale assunzione nell’azienda. Insomma, ci ritroviamo sospesi a mezz’aria in attesa di ricever risposte sicure. In ogni caso è chiaro che, qualora non si riuscisse ad approdare a nulla di buono, opteremmo per una vertenza o una manifestazione di rivalsa. Ma anche sotto questo punto di vista la storia di questa vicenda è ancora tutta da scrivere.” 

Prende le difese dei lavoratori anche Salvino Caputo, responsabile regionale del Dipartimento Attività produttive di Forza Italia che ha chiesto all’assessore regionale di avviare l’istituzione di un tavolo tecnico per trovare una soluzione per i lavoratori in esubero

“Le preoccupazioni del futuro dei lavoratori ex AUCHAN deve essere immediatamente portata su un tavolo istituzionale che possa intervenire con provvedimenti di tutela e garanzia dei livelli occupazionali. In questa fase delicata per l’economia queste problematiche devono essere affrontate subito. Non ci si può trincerare dietro l’emergenza sanitaria. Il silenzio del Governo centrale dimostra la totale assenza di una politica economica ed occupazionale determina insicurezza per i livelli occupazionali e quindi per le famiglie dei lavoratori che non hanno nessuna informazione per il loro futuro”.

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