L’Etna avrà finalmente il suo museo: sorgerà in un ex ospedale

Il museo sarà un viaggio affascinante alla scoperta del territorio del vulcano

Etna

Sarà realizzato a Catania, nell’ex ospedale Vittorio Emanuele, il museo dell’Etna. Il tutto secondo i più moderni standard museali, suddiviso in sei diversi settori, con installazioni e tecnologie interattive e spazi didattici. La struttura, su una superficie di ottomila metri quadrati, consentirà un’immersione a 360 gradi nel mondo del vulcano attivo più alto d’Europa.

Questa mattina, al PalaRegione di Catania, il presidente della Regione Nello Musumeci ha presentato il progetto vincitore della procedura pubblica curata dal Dipartimento regionale tecnico tramite il Genio civile etneo.

UN VIAGGIO ALLA SCOPERTA DEL TERRITORIO DEL VULCANO

Il Museo dell’Etna, concepito come spazio di conoscenza e di socialità, sarà un unicum irripetibile, un viaggio affascinante alla scoperta del territorio del vulcano. Il percorso espositivo sviscera i diversi aspetti legati alla ‘Muntagna’. Da quelli scientifici a quelli mitologici, artistici e antropologici e prevede sei settori: L’Etna tra scienza e mito; L’uomo e il vulcano; Musica, letteratura e cinema; Osservando il vulcano; Usi e costumi del territorio etneo. 

LA STRUTTURA INTERNA

Le due corti interne, “La corte del Vulcano” nell’ala Est e la “Corte dei Liotri” nell’ala Ovest, costituiranno i fulcri espositivi del museo. Nella prima verrà realizzato un modello sospeso del vulcano, videomapping e giochi di luce mostreranno i processi che avvengono all’interno dei condotti magmatici, mentre tappeti interattivi riprodurranno lo scorrimento di un fiume lavico; la seconda corte vedrà l’installazione interattiva “In volo sul paesaggio etneo”. Si tratta di un pavimento con video led simulerà un volo sopra l’Etna. In alto ci sarà un’installazione con piccoli liotri sospesi, sulle pareti multi proiezioni immersive con immagini del paesaggio etneo.

La grande corte interna del Museo, con una copertura leggera in acciaio e vetro, sarà uno spazio aperto alla città. L’edificio, al piano più alto, sarà rivestito da una nuova “pelle” che si ispira alla muratura a vista in mattoni e pietra lavica dell’ex Monastero dei Benedettini. Nelle ore serali, il rivestimento sarà illuminato con una luce calda e morbida, dall’intensità regolabile a seconda degli eventi, diventando una lanterna che irradia la propria luce sulla città.