Euro 2024, non solo Nedelcearu: otto gli ex calciatori rosanero presenti in Germania

Manca ormai davvero pochissimo all’inizio dei Campionati Europei di calcio 2024. Ad aprire la rassegna continentale saranno i padroni di casa della Germania che sfideranno, venerdì 14 giugno alle ore 21, la Scozia. Un europeo nel quale non mancherà una piccola rappresentanza rosanero. Oltre al difensore rumeno Ionut Nedelcearu, al Palermo dal 2022, saranno infatti presenti otto ex. Non tutti hanno però lasciato il segno nel capoluogo siciliano: alcuni sono stati vere e proprie meteore, altri sono arrivati a Palermo agli albori della loro carriera e, ancora acerbi, sono poi esplosi calcisticamente in altre piazze. Vediamo insieme di chi si tratta.

Matteo Darmian e Bryan Cristante (Italia)

Nella Nazionale azzurra allenata da Spalletti sono due i calciatori che in passato hanno indossato la casacca rosanero: Darmian e Cristante, oggi rispettivamente all’Inter e alla Roma. Due nomi importanti che hanno però scritto le pagine più significative della loro carriera altrove.

Matteo Darmian arrivò al Palermo nel lontano 2010, quando era poco più che ventenne. Il ragazzino prometteva però già bene: capitano e leader nella Primavera del Milan si fece notare dal Padova, formazione di Serie B con la quale debuttò nel professionismo prima di approdare in rosanero. Con il Palermo esordì in Serie A alla quarta giornata di campionato, subentrando al 92′ al “flaco” Pastore nella vittoria in trasferta per 3-1 contro la Juventus. Al termine di quella stagione saranno 16 per lui le presenze complessive: 11 in campionato, 4 in Coppa Uefa e una in Coppa Italia. Chiuderà così la sua breve esperienza sotto l’ombra di Monte Pellegrino, prima di affermarsi con le maglie di Torino, Manchester United, Parma ed infine Inter.

Per certi versi simile, ma ancora più fulminea, la permanenza di Cristante in maglia rosa. Come Darmian anche il centrocampista della Roma mosse i primi passi nelle giovanili del Milan. Poi ancora diciannovenne la cessione, nel 2014, al Benfica e l’approdo al Palermo due anni più tardi. Con il club di Viale del Fante racimolerà tuttavia solo 4 presenze in Serie A. Pescara prima e Atalanta, poi, faranno da apripista al suo trasferimento alla Roma, club con il quale arriverà la sua definitiva consacrazione.

Simon Kjaer (Danimarca)

Più corposo il rendimento in rosanero del roccioso difensore danese, arrivato nel 2008 dal Midtjylland. In due stagioni con il Palermo colleziona 65 presenze mettendo a segno anche 5 reti. Nonostante avesse all’epoca solamente diciannove anni, Kjaer riuscì subito ad imporsi conquistandosi una maglia da titolare e mostrando qualità da leader atipiche per un ragazzo della sua età. Qualità che confermerà successivamente in giro per l’Europa con le maglie di Wolfsburg, Roma, Lille, Fenerbahce, Siviglia, Atalanta e Milan.

Josip Ilicic e Jasmin Kurtic (Slovenia)

Quello di Josip Ilicic è un nome a cui i tifosi del Palermo sono particolarmente legati. Un talento indiscutibile che ha lasciato il segno nei suoi tre anni di militanza rosanero. Arrivato nell’estate del 2010 dal Maribor, l’allora ventiduenne di Prijedor, era un autentico oggetto misterioso. La sua classe però non tardò ad emergere: mancino naturale, abile nel tiro e nel saltare con facilità l’uomo (nonostante l’ampia stazza) impressionò subito per forza fisica e personalità, oltre che per la freddezza con la quale spesso superava il portiere di turno.

La sua è stata un’ottima carriera, anche se condizionata da alti e bassi dovuti ad una serie di vicissitudini personali. Con il Palermo mise a referto 107 presenze complessive tra campionato di Serie A e coppe, totalizzando 25 reti e 19 assist. Ancora più “fortuna” ebbe in seguito con Fiorentina e soprattutto Atalanta: due piazze che, al pari di Palermo, lo ricordano ancora oggi con immutato affetto.

Meno intenso, rispetto a quello di Ilicic, il trascorso di Kurtic: 37 presenze ed una rete in maglia rosa per lui in un anno e mezzo. Il suo arrivo, nel gennaio del 2011, fu intervallato dalla parentesi in prestito al Varese la stagione seguente, prima del ritorno in Sicilia. Un ritorno che coincise per altro con la retrocessione in B della squadra palermitana. Da allora per lui un continuo girovagare tra formazioni italiane e non, fino all’ultima stagione giocata in cadetteria con la maglia del Sudtirol.

George Puscas (Romania)

Più recente e non molto felice, nei ricordi della tifoseria palermitana, il passaggio di George Puscas da Palermo. Non tanto per il rendimento dell’attaccante rumeno (compagno di Nedelcearu in Nazionale) quanto per il fatto che il giocatore indossò la nostra maglia nella stagione di B 18/19, ovvero quella che segnò il fallimento e la conseguente “retrocessione” in Serie D. A livello personale quel campionato non andò malissimo: 33 presenze, 9 reti e 3 assist.

Pawel Dawidowicz (Polonia)

Ventinove presenze ed un discreto rendimento in Serie B per il gigante polacco, nel suo unico anno trascorso in rosanero. Arrivato nel 2017 in prestito dal Benfica, quella con il Palermo fu la sua prima esperienza in Italia, prima di passare l’anno successivo al Verona dove tutt’ora gioca.

Roland Sallai (Ungheria)

Sbarcato nel 2016 in prestito oneroso dal Puskás Akadémia, il giovanissimo Sallai si presentava come un predestinato del calcio. La sua esperienza in Sicilia fu però tutt’altro che esaltante: 22 presenze ed una sola rete convinsero il Palermo a non esercitare il riscatto dell’attaccante fissato a 2,5 milioni di euro. Dopo la breve parentesi nella massima divisione cipriota con l’Apoel Nicosia passa nel 2018 ai tedeschi del Friburgo, formazione con la quale ancora gioca.

Fonte Immagine: Eurosport 2

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