Evasione dai domiciliari, assolto superstite dell’alluvione di Casteldaccia: ha avuto un attacco di panico

Luca Rughoo scampò alla strage nella quale, nel 2018, persero la vita la moglie, il figlio e la madre. Due anni dopo, agli arresti domiciliari, venne colto da un attacco di panico nell’anniversario della tragedia. Lasciò così la sua abitazione per recarsi in pronto soccorso

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Assolto dal tribunale di Termini Imerese Luca Rughoo, finito a processo con l’accusa di evasione. L’uomo è scampato nel 2018 alla strage di Casteldaccia, nella quale persero la vita nove persone, tra cui sua madre, la moglie e il figlioletto di appena due anni.

Successivamente Rughoo finì agli arresti domiciliari, accusato di estorsione e minacce nei confronti del titolare di un locale di Bagheria. Il 3 novembre 2020, nel secondo anniversario della tragedia che colpì la sua famiglia, colto da attacchi di panico si recò in pronto soccorso. Il tutto dopo aver regolarmente avvisato i carabinieri di Bagheria.

L’accusa di evasione

Tuttavia, probabilmente perché non disattivato dai carabinieri, il braccialetto elettronico diede il segnale di evasione. I militari si presentarono dunque presso l’abitazione dell’uomo, non trovandolo. Da qui il processo.

Luca Rughoo è stato difeso dall’avvocato Salvo Priola. Attraverso la produzione dei certificati medici, il legale ha dimostrato che l’uomo si era regolarmente presentato al pronto soccorso. Qui lo aveva visitato il medico di guardia, che aveva diagnosticato uno stato d’ansia derivante dal ricordo della tragedia accaduta due anni prima. Da qui la sentenza di assoluzione emessa dal tribunale di Termini Imerese.

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