Depositato ieri al Tar del Lazio il ricorso per l’annullamento, previa sospensiva, del provvedimento di assegnazione della gara di cessione dell’ex Blutec di Termini Imerese alla Pelligra Italia holding. A presentarlo è stato l’avvocato Anna Ferraris per conto della cordata Sciara Holding Ltd e Smart City group Scrl, la cui offerta non era stata ritenuta congrua dai commissari straordinari che hanno valutato le proposte per l’acquisizione dello stabilimento.
La Pelligra Holding Italia si è aggiudicata qualche settimana fa la gara di assegnazione della ex Blutec di Termini Imerese. Il ministro Adolfo Urso aveva ufficializzato la notizia durante il tavolo in corso al Ministero delle Imprese e del Made in Italy. Il ministro tra l’altro aveva parlato, più in generale, di un grande progetto di rilancio per tutta l’area industriale di Termini Imerese che diventerà, da novembre prossimo, il più grande porto commerciale e logistico di tutta la Sicilia occidentale con la realizzazione di un interporto. Previsto anche lo spostamento delle attività di Msc (Aponte) da Palermo a Termini.
La Pelligra Holding Italia fa capo all’imprenditore italo australiano Ross Pelligra, patron del Catania calcio. Il progetto prevede l’assunzione di 350 dipendenti con garanzia di impiego per almeno i prossimi due anni. Gli ulteriori lavoratori, secondo quanto dichiarato dal ministro Urso, potranno beneficiare della Naspi (nuova assicurazione sociale per l’impiego) per il prossimo biennio e di un successivo intervento di accompagnamento alla pensione anticipata.
“Al contrario di quanto affermava l’azienda ricorrente, il ricorso al Tar sull’aggiudicazione al gruppo Pelligra del bando relativo all’ex Blutec di Termini imerese è stato presentato e questo ci preoccupa”. Ad affermarlo è Antonio Nobile, segretario generale Fim Cisl Palerno Trapani. “Il Tar valuterà la legittimità di quanto è stato fatto, ma quello che ci preoccupa è che qualsiasi ritardo al piano può mettere in serio pericolo la sostenibilità economica dei lavoratori ex Blutec, perché il 4 novembre scade il secondo anno dell’amministrazione straordinaria e quindi della CIGS” .
Le segreterie nazionali di FIM FIOM e UILM hanno presentato richiesta al MIMIT per avere informazioni più chiare circa tutto il percorso della cessione che coinvolge i lavoratori, sia quelli che transiteranno che quelli che dovrebbero rimanere nella società di scopo. “Una sospensiva dell’aggiudicazione ci porterebbe sicuramente oltre il 4 novembre, per questo chiediamo alle istituzioni, Ministero e Regione Siciliana, di prevedere eventuali piani per mettere al sicuro i lavoratori se il percorso, per qualche motivo dovrebbe allungarsi”, si legge in una nota. Nobile assieme al segretario generale Cisl Palermo Trapani Leonardo La Piana aggiunge: “Sarebbe una beffa, per i lavoratori e il territorio, vedere svanire un’ulteriore possibilità di rilancio. Siamo stanchi e ancor di più lo sono le famiglie dei lavoratori dopo decenni di progetti sfumati in pochi mesi. Il territorio termitano merita la valorizzazione industriale e infrastrutturale attesa da anni” .