Nel centro storico di Firenze, affollato da turisti e fiorentini, la scorsa settimana Giampaolo Matteuzzi, 91 anni e un fisico ancora prestante per il passato da campione italiano nella staffetta 4X100, stava camminando con passo sicuro. Un ragazzo sui trent’anni, somalo, lo ha avvicinato e all’improvviso lo ha afferrato per le spalle e spintonato. Poi lo ha picchiato: uno, due, tre schiaffi.
Matteuzzi ha reagito e gli ha assestato un paio di colpi con una busta che aveva in mano, finendo per cadere entrambi sul marciapiede. Ed è allora che il ragazzo ha strappato l’orologio d’oro dal polso dell’anziano, un Girard Perregaux. Poi si è allontanato con passo lento lungo la strada, per poi iniziare a correre.
Alla scena hanno assistito indifferenti tanti passanti: una coppia si è fermata a guardare il pensionato e poi ha proseguito la passeggiata, così come un ragazzo con lo zaino sulle spalle e una signora che trascinava un trolley. Nessuno ha risposto alla richiesta di aiuto. Nessuno si è avvicinato per soccorrerlo. Solo il proprietario di un albergo ha aiutato Matteuzzi, uscito in strada dopo cha aveva visto le immagini della scena in una videocamera di sorveglianza. Quel filmato poi è finito in Questura e l’orologio martedì scorso è stato rintracciato dagli investigatori della squadra mobile di Firenze.
Rintracciato anche il rapinatore somalo nell’area di Lungarno Santa Rosa, sull’altro lato dell’Arno. Ieri, il commissario Bruno Toma ha restituito l’orologio d’oro a Matteuzzi, che ha commentato: “Era un dono della famiglia Agnelli per i 30 anni di lavoro da dirigente in Fiat e sono immensamente riconoscente alla squadra mobile di Firenze per averlo ritrovato. Resta comunque l’amarezza per l’indifferenza della gente, che in pieno giorno non interviene di fronte a uno scippo”.
Foto frame video Corriere fiorentino